Ancora una volta Valerio Giusti del Comitato per la
Ferrovia Porrettana redige con rassegnazione il bollettino dei disservizi sulla
linea Bologna-Porretta e per prima volta
vi pone un titolo preoccupante, se non rassegnato : “ Porrettana vicina al tracollo ?”
Inferociti gli utenti che denunciano l’accaduto con
commenti al limite della decenza e oltre; “ Mia figlia ha fatto l’abbonamento: ci siamo
pentiti!”. In molti annunciano di voler riutilizzare l’auto e rinunciare al
treno e c’è chi si chiede se è proprio questo che si vuole: l’abbandono del
servizio ferroviario per chiuderlo.
Martedì
5 marzo causa guasto impianti RFI a Marzabotto:
Da Porretta/Marzabotto a Bologna:
19634 delle 16:22, ritardo 34 minuti
19625 delle 15:37, ritardo 34 minuti
19640 delle 18:21, ritardo 28 minuti
19627 delle
16:04, ritardo 32 minuti
19634 delle 16:22, ritardo 34 minuti
19629 delle 16:38, soppresso a Casalecchio
19632 e 19636 soppressi
19635 delle 18:04, soppresso fino a Marzabotto
Venerdì
1° marzo, causa guasto impianti RFI tra Riola e Porretta:
Soppressi i treni 19587 e 19584 nel tratto
Porretta/Riola e 20 minuti il treno 19589 delle 6:30 da Bologna; lavoratori e
studenti impossibilitati di raggiungere i luoghi di lavoro e studio nell’orario
di punta.
Mercoledì
28 febbraio, allarme temperature boccole RFI a
Pioppe: treni 19640 delle 18:21 da Bologna e 19642 delle 19:21 da Porretta con
circa 30 minuti di ritardo.
Martedì 27 febbraio, causa presenza
estranei sulla linea, soppressi i Marzabotto 19621 delle 14:37 e 19622 delle
14:22 .
Treno 19615 delle 13:04 da Bologna 33 minuti di
ritardo,
19620 delle
13:22 da Porretta 25 minuti.
Lunedì
26 febbraio, causa guasto treno 19589 delle 6:30 al
sistema controllo marcia treno: soppressi 19589 e 19586 tra Riola e Porretta e
soppressi i Marzabotto 19621 e 19622;
lavoratori e studenti impossibilitati di raggiungere
i luoghi di lavoro e studio nell’orario di punta e hanno dovuto più volte
prendere l’automobile per raggiungere le proprie destinazioni.
Domenica
25 febbraio, treni serali con circa 20 minuti di
ritardo.
Sabato
24 febbraio: a causa della mancanza di tensione
elettrica fra Riola e Porretta, il treno 19619 rimasto bloccato in mezzo ai
binari prima di Silla; dopo circa un paio d’ore i viaggiatori sono stati
aiutati dai carabinieri a percorrere a piedi le rotaie e raggiungere un autobus
che li portasse a destinazione.
Soppressi
anche i treni 19623, 19630 e 19634 da Porretta e Vergato e soppresso 19626 da
Porretta delle 14:22 per l’intera tratta.
Molti pendolari hanno denunciato la mancanza di coordinamento tra i treni che sono partiti prima che giungessero i bus sostitutivi carichi di pendolari lasciandoli abbandonati nelle stazioni. Sconcerto, rabbia e frustrazione emergono da questi commenti inviati dai pendolari: “Ho deciso di non rinnovare l’abbonamento, spenderò di più con l’auto ma almeno arriverò in orario, che colabrodo di linea, sarebbe bellissimo che alcuni politici prendessero casa per un mese a Porretta per provare in prima persona il 94% di puntualità”.
Il famigerato
94% di puntualità sbandierato dai politici è uno degli aspetti più oggetto di
scherno e più ripetuti nei commenti assieme ai ripetuti allarmi e appelli dei
pendolari che chiedono: se la situazione è così drammatica con una linea
dedicata e “protetta” al piazzale ovest, cosa
succederà a partire dal 9 giugno quando i politici esibiranno al mondo il
passante Porretta/Pianoro con il rischio di condannare la linea al tracollo?
Ai posteri l’ardua sentenza.
E i responsabili di questi disservizi se fregano altamente. Se dovessero pagare fior di multe o licenziamenti nel giro di poco la linea sarebbe perfetta. Ma si sa, siamo in Italia.
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