domenica 4 febbraio 2024

Stallo e ripartenza. Come viaggia il Comune su disabilità e barriere architettoniche?

Zuntini affonda: "Immobilismo Giunta sul tema". All'indice soprattutto il piano rimozione barriere architettoniche e relativo bando. Dal Diversity Team la replica: "Siamo all'opera"



di Nicola Maria Servillo

 

Sono passati ormai due mesi da quando la consigliera comunale dem, Cristina Ceretti, ha rinunciato alle deleghe sulla “famiglia, disabilità e sussidiarietà circolare”. D’allora cosa è cambiato? L'Assessore Luca Rizzo Nervo è ora responsabile delle questioni legate alla disabilità, mentre Erika Capasso si occupa della sussidiarietà sociale. Secondo Manuela Zuntini- vicepresidente del consiglio comunale, e coordinatrice cittadina di Fratelli D'Italia -la città sarebbe "molto indietro" e "non ha fatto niente in due anni" per affrontare la problematica delle barriere architettoniche e la promozione delle pari opportunità per i cittadini con disabilità. Accuse alle quali replica chi è ora al lavoro sul tema, come Maximiliano Ulivieri, membro del Diversity Team del comune di Bologna. 

Piano rimozione barriere architettoniche

Gli ultimi grandi provvedimenti intorno alla disabilità risalgono circa a fine del mandato dell’ex sindaco Virginio Merola, nel luglio 2021. Ai tempi esisteva la figura del Disability Manager, Egidio Sosio , il quale aveva affiancato il consiglio nella stesura e approvazione di un piano di riforma edilizia per rendere negozi ed edifici pubblici accessibili ai cittadini con sedie a rotelle. Il piano elencava una serie di requisiti e norme che, a seconda delle caratteristiche degli accessi, imponeva l'aggiunta di uno scivolo o dell'abbattimento dello scalino che separava il marciapiede dall'entrata. Incluso nel provvedimento c'era un bando per le attività commerciali del centro della zona T dal valore di 100.000 €, offerti dalla Camera di Commercio di Bologna a fondo perduto, a disposizione degli esercenti che volessero chiedere un contributo e procedere ad abbattere le barriere architettoniche. In queste linee guida per la ‘vivitabilità’ degli edifici aperti al pubblico la deadline era fissata a due anni; quindi, settembre 2023, data entro la quale i negozi potevano presentare domanda e adeguarsi. Scaduto il termine sarebbero dovute partire le sanzioni.

Con l’elezione del sindaco Matteo Lepore non è stata confermata la figura del ‘Disability manager’ che sarà in seguito sostituita dal 'Diversity Team', ma non prima di febbraio 2023. Secondo la consigliera all'opposizione, la rimozione del Disability Manager sarebbe da imputarsi al fatto si ritenesse "superflua tale figura" e che con la sua sparizione si fossero "lasciate in panne le associazioni cittadini che avevano quel referente”.

Addio al Disability manager unico 

La meloniana accusa poi il Comune di non “non aver pubblicato” il  bando contributo rimozione barriere, già approvato, provocando uno stallo. "Fin dall'inizio del mandato il gruppo di Fratelli D’Italia in consiglio, in primis Marta Evangelisti (quando era ancora in consiglio comunale ndr), e io stessa - aggiunge Zuntini - abbiamo richiesto la reintroduzione della figura del Disability manager e abbiamo spesso sollevato la questione della pubblicazione dei bandi, chiedendo anche perché non facessero informazione sulla norma del regolamento edilizio".

Ad oggi - continua Zuntini - per due anni e mezzo l'amministrazione non ha fatto niente, lo stanno ribadendo nelle riunioni della Consulta per l'handicap, che in questi giorni poi sono anche abbastanza frequenti, dove io partecipo come consigliere”. “Arrivati al 29 di settembre 2023, data in cui scadeva la data per l'adeguamento (degli edifici per l'abbattimento delle barriere, ndr), e sarebbero potute partire anche le sanzioni ai negozianti, cosa han fatto? Ovviamente - affonda Zuntini - per non essere infamati hanno fatto una delibera dicendo che le sanzioni venivano sospese e che procederanno a rivedere ulteriormente le linee guida. Quindi allungando ulteriormente i tempi.

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Ulivieri: "Diversity team è al lavoro"

Accuse alle quale replica Maximiliano Ulivieri, membro del Diversity Team del comune di Bologna. Sul piano accessibilità edifici sottolinea come ci sia "una pecca sull’aspetto informativo nel senso che pochi negozianti sanno di questo nuovo regolamento ed è difficile fare arrivare il messaggio",  ma "su questo aspetto si sta provvedendo". E rassicura che - al netto dei ritardi - adesso "il progetto è ripartito alla grande anche grazie a Diversity team”, attivo da febbraio 2023. Per quanto riguarda la figura del Disability manager il motivo della sua rimozione (a favore del Diversity team) è perché - spiega ancora Ulivieri - “sembrava un po’ riduttivo avere solo una persona che si occupasse di tutta la disabilità e le discriminazioni, per questo il sindaco ha preferito formare un gruppo che fosse più diversificato e lavorasse in maniera intersezionale, ma soprattutto si occupasse dell'ampliamento dello Spad, lo sportello antidiscriminazioni. Ed è quello che stiamo facendo. E spero che nel giro di poco tempo riusciremo a mettere all'interno dello Spad anche le discriminazioni che riguardano le persone con disabilità.

"Ricordo che – continua il Diversity manager - non è neanche un anno che siamo, diciamo esistenti. Quindi non è che in un anno si possano modificare tutte le cose che non funzionano ora perché anche nell'altra amministrazione tante cose non andavano bene.” Per quanto riguarda il tema del rallentamento e la “sospensione” delle multe, Ulivieri ha giustificato la decisione apportandola ad una legittima necessità di modificare il testo visto il tema “complicatissimo”. “Invece di iniziare a fare le multe cerchiamo  intanto di parlare  bene col pubblico e gli esercenti, e solo dopo presentare le eventuali multe” ha chiosato. I primi risultati sono dietro l'angolo: "la mia prima vittoria da Diversity Manager - conclude Ulivieri - è che in questi giorni monteranno il servoscale nella scuola dove va mia figlia in cui non potevano accedere persone in carrozzina. Erano anni che lo chiedevano e finalmente ci siamo riusciti."

Contributi barriere architettoniche anche per edifici privati

Sul tema barriere architettoniche Ulivieri ricorda anche che si può richiedere il contributo per abbatterle anche per gli edifici privati  , come indicato nelle linee guida per lavori ancora da eseguire in edifici progettati prima dell'11 agosto 1989. Si può fare domanda entro le ore 12 del 1° marzo di ogni anno per rientrare nel bando dell’anno in corso. Le domande presentate dopo il 1° marzo rientreranno nella graduatoria dell’anno successivo.In ogni caso va  presentata la domanda obbligatoriamente prima di dare inizio ai lavori.

Chi può fare richiesta? Le persona disabile, il tutore, il curatore, l'amministratore di sostegno , i genitori per il minore disabile. Tra i documenti necessari il certificato di invalidità o 104 oppure certificato di un medico, un documento di identità di chi presenta la domanda, l'Isee del nucleo familiare (per la sola graduatoria regionale), la copia del verbale dell'assemblea condominiale (per lavori nelle parti comuni) e il benestare del proprietario (se si risiede in affitto). (Qui tutti i dettagli)

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Cosa è il Diversity Team

Il Diversity Team comprende le figure dei Diversity Manager,  esperti commissionati dal consiglio comunale che si occupano di diritti lgbt, politiche di genere e pari opportunità. Il gruppo collabora con l'Ufficio Diritti e Città Plurale per promuovere una gestione inclusiva di tutte le forme di diversità. Il loro obiettivo principale è migliorare l'accessibilità dei servizi pubblici e promuovere una rappresentatività più equa della popolazione residente all'interno del personale comunale. In questo modo, si cerca di aumentare la presenza di gruppi sotto rappresentati all'interno dell'organizzazione. Inoltre, svolgono un ruolo chiave nell'assistere l'amministrazione nel progetto di espansione dello Sportello Antidiscriminazioni (Spad).

(Inviato da Dubbio) 

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