Pubblicata l'analisi dei dati 2022 degli Uffici di statistica di Comune e Città metropolitana
La Città Metropolitana invia:
Nel
2022 cala la produzione complessiva di rifiuti urbani nella città metropolitana
e nel comune di Bologna, mentre continua a crescere la percentuale di raccolta
differenziata in città (63,2%) e nell'intera area metropolitana (69,3%).
Le Due Torri sono al secondo posto per percentuale di raccolta differenziata
tra le grandi città e al terzo posto tra le città
metropolitane. "Rifiuti organici" e "Carta e
cartone" sono le principali frazioni merceologiche differenziate.
Questo in estrema sintesi il quadro sulla produzione e raccolta dei rifiuti
urbani che emerge dall’analisi dei dati Ispra, Arpae e Istat effettuata dagli
Uffici di statistica del Comune e della Città metropolitana di Bologna.
La produzione totale di rifiuti urbani nella città metropolitana di
Bologna, nel 2022, è stata di 566.986 tonnellate, in diminuzione rispetto al
2021 dello 0,5%, in analogia all'andamento del panorama medio nazionale. Anche
il quantitativo pro capite, pari a 560,5 kg per abitante, è diminuito rispetto
al 2021 dello 0,1% (0,37 kg per abitante).
Il calo complessivo della produzione totale dei rifiuti è affiancato da un
aumento, in termini assoluti, della raccolta differenziata che sale a 393.013
tonnellate. Anche la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei
rifiuti continua a crescere, toccando il 69,3% del totale della produzione
raccolta (+2,3 punti percentuali rispetto al 2021), confermando il trend di
crescita degli ultimi anni e il consolidamento del superamento della soglia del
65%, obiettivo definito dalla normativa nazionale. Tale traguardo è stato
ampiamente superato da 33 comuni: tutti i comuni di pianura e i comuni del
distretto Reno, Lavino e Samoggia. Di questi, 16 hanno già superato l’obiettivo
di raccolta differenziata dell'80% fissato dal Piano regionale dei Rifiuti per
il 2025 e due comuni hanno superato anche la soglia del 90% (Mordano e Anzola
dell’Emilia). Rispetto alla composizione merceologica dei rifiuti
differenziati, i dati a livello metropolitano evidenziano una maggiore raccolta
pro capite di "Carta e cartone" (84,3 kg per abitante),
pari al 21,7% della raccolta complessiva, e la raccolta di "Frazione
umida" (80,7 kg per abitante), che incide per il 20,8% della raccolta
differenziata totale. Seguono "Verde" (48,6 kg per
abitante), "Vetro" (46,4 kg per
abitante), "Plastica" (39,9 kg per abitante)
e "Legno" (35,7 kg per abitante). Infine, rispetto alle
altre città metropolitane, Bologna è seconda per rifiuti urbani pro capite, dopo
Venezia e prima di Firenze; mentre è terza, dopo Cagliari e Venezia per la
percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti,
con un valore ancora una volta superiore alla media nazionale pari a 65,2%.
Consulta e scarica lo studio Rifiuti urbani nella città metropolitana di Bologna - anno
2022. Tabelle, grafici e mappe interattive sono presenti nella
sezione "Rifiuti" dell'Atlante statistico metropolitano. Il report di
confronto tra le città metropolitane è presente sul portale di Città
metropolitane a confronto, nella sezione Ambiente e territorio / Rifiuti. Comune
di Bologna
La produzione di rifiuti urbani nel comune di Bologna, nel 2022, tocca
circa le 203 mila tonnellate (-1% rispetto al 2021). La produzione pro capite
(kg per abitante) è stata pari a 523 (era 522,2 nel 2021), più alta della
produzione pro capite nazionale, pari a 493,6, ma più bassa del valore medio
ottenuto considerando le grandi città, pari a 547,6.
Nel 2022 la raccolta differenziata nel comune di comune di Bologna ha raggiunto
quota 63,2% (era 57,2% nel 2021); le principali frazioni merceologiche
differenziate sono state "Rifiuti organici" (25,2%), "Carta e
cartone" (23,5%), "Multimateriale" (17,1%) e "Materie
plastiche" (11,1%). Bologna risulta al secondo posto per raccolta
differenziata nelle grandi città, dopo Padova (64,3%), seguita da Venezia
(62,7%); la percentuale di raccolta differenziata nella città di Bologna
risulta al di sotto del valore ottenuto se consideriamo la città metropolitana
nel suo complesso (69,3%) e l'intera regione (74%).
Se le suonano e se le cantono da soli.
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