Porterà il Pinqua (Programma nazionale per la qualità dell’abitare) a Borgonuovo e il Polo scolastico nel capoluogo. Il PNRR impone che siano terminati entro il 2026.
Lo scheletro industriale ex Alfa Wasserman di Borgonuovo sparirà nel prossimo anno e lascerà il posto al Pinqua : due condomini co-housing ( vivere in comune), una lottizzazione e lo spazio per il futuro polo scolastico della borgata oltre ad un complesso ad uso terziario sul fronte Porrettana. “ I condomini saranno formati da appartamenti e posti letto con spazi condivisi, lavanderia, cucine, biblioteca e anche un asilo nido” spiega il sindaco Roberto Parmeggiani. “Saranno assegnati a diverse tipologie di persone, da quelle fragili , come anziani semiautosufficienti con necessità di una assistenza minima, a famiglie o persone che vogliono vivere in una dimensione condivisa. Gli occupanti saranno ricercati sul mercato libero”. Il sindaco continua: “Inoltre un terzo del totale della costruzione sarà finalizzato alla creazione di uno studentato. Verranno poi realizzati 57 appartamenti : concessione data in compensazione alla cessione dell’intero lotto. Una seconda ‘stecca’ edificatoria sarà destinata al terziario e al commercio. Infine una porzione del lotto dovrà ospitare il futuro polo scolastico che potrebbe soddisfare anche le esigenze del vicino borgo di San Biagio, perché molto pratico per i residenti . L’intervento prevede anche il ripristino e la rinaturalizzazione dell’area della parte ora edificata con la previsione di percorsi ciclopedonali di comunicazione con il centro dell’abitato di Borgonuovo, con il Capoluogo e tramite il sistema di ciclovie in fase di completamento si potrà raggiungere il centro di Bologna in pochi minuti. Il raddoppio della linea ferroviaria, quando avverrà, garantirà poi un servizio di metropolitana di superficie di forte frequenza”.
Parmeggiani ( nella foto) precisa che: “ l’uso e l’organizzazione della nuova realtà, il Pinqua, saranno comunque discussi con chi sarà interessato alle modalità di vita previste”.
Il primo cittadino, riguardo ai tempi che richiederà
il completamento dell’opera, ha detto: “Entro la metà di dicembre il Comune
diventerà proprietario del lotto e entro 90 giorni dalla stipula il cedente
dovrà demolire la struttura industriale dismessa e bonificare l’area. Nel marzo 2024 si arriverà all’affidamento dei
lavori che dovranno essere ultimati entro la fine del 2026, essendo
l’intervento finanziato con 16 milioni e mezzo del PNRR.
Per ciò che riguarda il polo scolastico del capoluogo, il sindaco
ha riferito il crono programma essendo ormai giunti al termine dell’iter
burocratico: “ Siamo in fase di progettazione esecutiva, cui seguirà l’affidamento dei lavori alla
ditta che il Ministero dell’Istruzione ha già individuato e incaricato. I
lavori dovranno anche in questo caso essere terminati entro il 2026 poichè sono
finanziati con 8.6 milioni del PNRR e
1.7 milioni dei fondi della Variante di Valico.
Anche se il tema non è stato trattato con il sindaco, per concludere l’informazione su ciò che sta succedendo e che sta molto a cuore ai sassesi, c’è anche la notizia trapelata ma non verificata sullo stato dell’arte del Ponte Leonardo da Vinci: c’è chi sostiene che non sarà Babbo Natale a portarlo riutilizzabile alla comunità della Valle del Reno, come era stato annunciato, ma San Valentino quindi a febbraio. E’ solo una diceria che sarà comunque interessante verificare.
Di sicuro porterà una camionata di soldi a strozzo dalla banda dei cravattari internazionali. Soldi che in teoria dovranno essere ripagati con tanto di interessi dalle giovani generazioni. I giovani però stanno scappando tutti all’estero, per cui in che maniera il debito potrà essere ripagato non è chiaro o è meglio non dirlo.
RispondiEliminaSperiamo che a primavera 2024 il malessere che si aggira in paese, diventi realtà. Potevamo avere Russo, ci siamo ritrovati un maestro senza esperienza, che tra l’altro in campagna elettorale aveva promesso le nuove scuole alla Metalplast, ma è stato solo capace di partorire quell’oscenità davanti al Grimaldi.
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