Fratelli d’Italia protesta: “Il 25 Aprile è la festa di tutti”
La presidente dell’ Anpi Anna Cocchi plaude alla scelta della sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, di non invitare i presidenti di Camera e Senato alle celebrazioni della Festa di Liberazione
“Troverei inadeguata la presenza di Fontana o
La Russa a Marzabotto,” precisa la Presidente. “Salvo che da qui al 25 aprile
non si ricredano e non abbiano il piacere di dire che si riconoscono nei valori
dell’antifascismo presenti nella Costituzione sulla quale hanno giurato.
Altrimenti quel giuramento è falso”.
All’origine
della scelta di proibire il palco della piazza di Marzabotto vi sarebbero le
recenti dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa su via
Rasella e quelle del presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla proposta di
abolire la legge Mancino. Le dichiarazioni del primo e le intenzioni del
secondo hanno indotto a credere che i due presidenti non siano adeguati a
tenere l’orazione ufficiale che “deve difendere i valori dell’antifascismo e
del 25 aprile,” sentenzia la Cuppi.
Dagli
esponenti locali del partito della Meloni una stizzita replica: “ Ciò che sta
accedendo è la dimostrazione che c’è chi non ritiene il 25 aprile come occasione
di pacificazione e festa di tutti, ma che ancora lo celebra solo come una ricorrenza
riservata”, denuncia il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei. "Non si
può strumentalizzare un evento che dovrebbe essere di tutta la collettività
nazionale semplicemente per farne una battaglia campale di parte", aggiunge
il capogruppo in comune di Bologna di Fdi, Stefano Cavedagna.
Ma la presidente dell'Anpi non raccoglie la distinzione e aggiunge: “Questa è la festa di tutti perché dal sacrificio dei partigiani è arrivata la libertà per tutti, anche per chi ha combattuto dall’altra parte. Non possiamo parlare di condivisione solo il 25 aprile, si deve essere coerenti e conseguenti tutto l'anno".
Marzabotto è territorio extranazionale sotto il controllo di una forza eversiva oramai fuori dalle tavole costituzionali. Nessuno dimenticherà cosa ha fatto la CGIL davanti alla casa del sindacato a Odessa sventolando bandiere ucraine.
RispondiEliminaMarzabotto è territorio extranazionale sotto il controllo di una forza eversiva oramai fuori dalle tavole costituzionali. Nessuno dimenticherà cosa ha fatto la CGIL davanti alla casa del sindacato a Odessa sventolando bandiere ucraine.
RispondiEliminaL'ANPI deve ricordare che a Marzabotto il Lupo potrebbe essere stato ucciso da "fuoco amico" che portava il fazzoletto rosso al collo.
RispondiEliminaL'anpi, ormai popolato dai bisnipoti dei partigiani, si comporta come la sinistra, o la pensi come loro o sei "inopportuno" altro classico esempio della democrazia della sinistra che tanto sbandiera.
RispondiEliminaNon si rendono conto che con personaggi come la Schlein e la Cuppi il pd è in via di estinzione.(meglio così)
Gli inopportuni siete voi
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