Nonostante alcuni giorni di pioggia e nevicate sui crinali, che hanno parzialmente alimentato i torrenti appenninici le falde acquifere sotterranee permangono in sofferenza in Emilia-Romagna.
La provincia più colpita è quella di Reggio Emilia (-80%) seguita da Modena (-57%), Parma (-50%), Rimini (-49%), Bologna (-47%), Ferrara (-35%), Ravenna (-19%), Piacenza (-18%) e Forlì-Cesena (-12%).
La rilevazione è stata fatta nei primi due mesi del 2023
dall'Osservatorio Falde Cer-Anbi che può contare su 120 stazioni di
rilevazione dislocate sull'intero territorio regionale. Pur contando
su una maggiore presenza di acqua superficiale rispetto ai territori
di Lombardia, Piemonte e Veneto, l'Emilia-Romagna mostra la sua
fragilità idrica.
"L'indagine
sull'analisi delle falde che il Cer (Canale Emiliano Romagnolo)
monitora puntualmente nelle diverse aree dell'Emilia-Romagna e che
pubblicherà con regolare scadenza rappresenta uno strumento utile
per avere un quadro idrico complessivo più aggiornato e affidabile",
spiegano Nicola Dalmonte e Raffaella Zucaro, rispettivamente
presidente e direttrice generale del Cer. (ANSA).
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