Come tecnica aveva adottato quella di assalire le sue vittime al termine del prelievo al
bancomat e di impossessarsi del
contante già presente nell'erogatore. Location operativa, via
Dagnini a Bologna.
La rapina rapina, ai
danni di una 71enne che aveva
allontanato dal Bancomat a forza al termine dell’operazione di prelievo, impossessandosi così di 1.500 euro già erogati dal meccanismo. La seconda, nei confronti di una 50enne, raggirandola e asportandole 2.000 euro.
In entrambi i casi, si era poi dileguato. Grazie alla descrizione delle
vittime, nel pomeriggio del 4 marzo scorso, i Carabinieri, che nel frattempo
avevano avviato le ricerche del presunto autore, sono riusciti a intercettare il
rapinatore mentre stava pedinando alcuni anziani nei pressi di un altro
sportello bancomat, sempre nelle vicinanze di via Giuseppe Dagnini. Alla vista
dei Carabinieri il soggetto ha subito tentato una fuga senza però, riuscirci.
Sottoposto a perquisizione, il 27enne è stato trovato in possesso di 600 euro,
suddivisi in banconote di vario taglio, come se fossero state asportate di
recente con lo stesso modus operandi ad un altro malcapitato, al momento ancora
in corso di identificazione. Ulteriori approfondimenti , hanno evidenziato che
il 27enne rumeno, gravato da precedenti di polizia per reati contro il
patrimonio, in particolare ricettazione, furto aggravato, truffa, rapina e
indebito utilizzo di carte di credito, era stato recentemente tratto in arresto
in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dell’Autorità
Giudiziaria di Verona per un evento delittuoso analogo ai fatti di Bologna.
Scarcerato a dicembre, il giovane rumeno era stato sottoposto al divieto di
dimora in Veneto. A seguito del fermo, la Procura della Repubblica di Bologna
ha disposto la traduzione del 27enne rumeno in carcere, avanzando richiesta di
convalida al Gip. Al termine della predetta udienza, celebratasi il 7 marzo scorso, la misura precautelare non è
stata convalida per assenza del pericolo di fuga, venendo però applicata la
misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso
l’abitazione bolognese della moglie dell’arrestato. A momento il 27enne rumeno
è ancora detenuto alla Dozza in attesa che i Carabinieri accertino la
disponibilità della donna ad accogliere il marito e l’idoneità dell’abitazione
all’esecuzione della misura.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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