Riceviamo:
Era il 24 febbraio 2022 quando le armi hanno iniziato a risuonare, segnando
l’inizio di una guerra sconsiderata, che ancor oggi continua a insanguinare
l’Europa.
- accogliendo i profughi ucraini giunti sul nostro territorio grazie alla
preziosa collaborazione delle missionarie dell’Immacolata di Borgonuovo e alla
generosa disponibilità di alcune famiglie che hanno ospitato persone in fuga
dalla guerra;
- attivando per alcuni mesi un conto corrente dedicato per raccogliere
fondi da destinare ai cittadini ucraini accolti a Sasso Marconi;
- promuovendo ulteriori forme di sostegno con il coinvolgimento di
associazioni e attività commerciali del territorio (raccolta prodotti
alimentari e generi di prima necessità);
- organizzando corsi di lingua italiana per i cittadini ucraini;
- offrendo sostegno alle missioni umanitarie promosse dalla Pubblica
Assistenza Sasso Marconi e da altre realtà del territorio
Il flash mob di oggi, uno dei tanti eventi organizzati in Europa per
ribadire la richiesta di pace tra i popoli a seguito dell’appello lanciato da Europe
for Peace, si è svolto in un luogo simbolo di inclusione e pace come il
parco intitolato ad Aldina Balboni, ed è stato accompagnato da un momento di
partecipazione e condivisione collettiva cui si sono uniti il sindaco Roberto
Parmeggiani, il Vice sindaco Luciano Russo e il parroco don Paolo Russo.
Meritevole!
RispondiEliminaPeccato che Sindaco e compagnia appartengono al partito che ha avvallato l'invio di armi.
Non vedo molta coerenza.
La guerra è iniziata nel 2014 ed è stata l'Ucraina nazista ad attaccare i russofoni del dombassss, insieme alla NATO che è il mandante e che ha come obbiettivo la Russia . La Russia non ha invaso nessuno, negarlo è sudditanza.
RispondiEliminacaro anonimo delle 19:40
RispondiEliminaTu ti fai troppi spritz, bevi di meno.