Dall’inizio dell’anno ad oggi, i funzionari doganali e le Fiamme Gialle hanno indagato oltre 350 passeggeri che hanno tentato la movimentazione verso l’estero di valuta non dichiarata, per un importo complessivo pari a 4 milioni e mezzo di euro; le previsioni valutarie prevedono, infatti, di trasferire all’estero valuta per importi pari o superiori ai 10 mila euro, con l’effettuazione di una dichiarazione in dogana.
La maggior parte dei trasgressori ha estinto la
violazione, avvalendosi dell’istituto dell’oblazione immediata. Diversamente,
nei giorni scorsi, non ha potuto beneficiare dell’istituto dell’oblazione
immediata un cittadino di nazionalità ghanese che, già sanzionato nel mese di
giugno 2022 per non aver dichiarato il trasporto verso l’estero di 15 mila euro,
è stato nuovamente trovato in possesso di 33 mila euro occultatati nei bagagli
che portava al seguito. Gli operanti hanno quindi proceduto al sequestro di
11.500 euro, corrispondenti al 50% del denaro eccedente la soglia di 10 mila
euro. Le violazioni contestate costituiscono illeciti di natura
economico-finanziaria sottesi a fenomeni di estrema pericolosità sociale tra
cui il riciclaggio, e il finanziamento di attività criminose. Di qui
l’importanza di un presidio sempre efficace ed efficiente della frontiera
aeroportuale, a tutela e salvaguardia degli interessi di tutta la collettività.
Proseguirà, senza soluzione di continuità,
l’attività di contrasto al trasferimento illegale di valuta, attuata,
attraverso uno strutturato piano d’azione, dalla Guardia di Finanza e
dall’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli nello scalo aeroportuale
“Guglielmo Marconi” di Bologna.
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