Si confida nelle
celebrazioni del 150° dalla nascita di Guglielmo Marconi e in molti sperano che
la nuova sede sia a Sasso Marconi paese dell'inventore della Radio
Pelagalli con uno dei suoi gioielli
L’incomparabile museo della comunicazione ‘Mille voci
… Mille Suoni’ del Cav. Gianni
Pelagalli potrebbe presto avere la tanto
agognata nuova sede e chissà che una volta tanto si rispetti la storia e si
guardi a Sasso Marconi dove l’inventore della radio trascorse i primi anni
della sua vita, vi fece i primi esperimenti riusciti di trasmissione via etere,
dove ora si trova l’ultima sua dimora e che fu tanto affezionato alla villa Griffone,
la casa della sua giovinezza, dal raggiungerla
di nascosto quando, divenuto una celebrità mondiale, la sua presenza
avrebbe allertato media e popolazione
La richiesta di soddisfare l’esigenza che il museo abbia una nuova sede adeguata ad ospitare il ricco patrimonio (1000 pezzi che fanno la storia della telecomunicazione dalle sue origini fino ai giorni nostri, alcuni dei quali rarissimi, altri unici) oltre a laboratori didattici capaci di dare anche una sede e spazi adeguati alla attività divulgativa del cavalier Pelagalli, è venuta dal Consiglio Comunale di Bologna che ha votato alla unanimità una ordine del giorno che sollecita appunto una collocazione finalmente adatta al museo Pelagalli.
Si punterebbe anche sul fatto che a breve sarà celebrato il 150esimo dalla nascita di Marconi e sulla attenzione dei due sottosegretari alla cultura del Governo appena insediato, entrambi legati a Bologna, e quindi anche a Marconi, per essere uno bolognese, Lucia Borgonzoni e l’altro, Vittorio Sgarbi, eletto nell’Emilia.
E chissà che con l’eventuale arrivo a Sasso Marconi
del Museo Pelagalli, con esso arrivi anche il giusto riconoscimento al paese dell’inventore.
Sasso Marconi e il Museo Pelagalli hanno
infatti una storia simile. Entrambi vantano fortissimi legami alla storia della
Radio e entrambi sono stati snobbati:
Sasso Marconi è il paese dove è nata la Radio, ma la
città della Radio patrimonio dell’Unisco è Salvan, la città svizzera che, vantando
una impossibile presenza dell’inventore in vacanza nelle sue montagne dove avrebbe fatto esperimenti essenziali per
arrivare alla trasmissione senza fili, ha generato un volano turistico di tutto
rispetto. La visita a Villa Griffone di Sasso Marconi e al suo museo marconiano
non è neppure compresa nel giro turistico di Bologna.
Così il Museo Pelagalli, una eccellenza che Bill Gates avrebbe pagato profusamente per averla negli Stati Uniti e avrebbe compensato con un allettante cifra Pelagalli se si fosse trasferito in America per dirigerlo, vive dell’incrollabile entusiasmo del suo proprietario che offre, fra l’altro, un servizio ammirato e apprezzato da tutte le scuole in ambienti alcuni dei quali ricavati da garages. Tanto amore per Marconi e per la sua città è stato pubblicamente riconosciuto con il premio della Turrita d’Argento, ma Pelagalli meriterebbe ben di più , se non altro per avere rifiutato l’offerta di Bill Gates ed essere rimasto nella sua Bologna.
Vittorio Sgarbi,eletto nell'Emilia?
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