domenica 9 ottobre 2022

Guglielmo Marconi va meglio celebrato anche qui a Bologna


 

La sorte ha dato alla Città di Sasso Marconi un ambitissimo privilegio, quello di essere stata la ‘culla della Radio’ e prima testimonial  della nascita dell’era delle telecomunicazioni: a Pontecchio riecheggia ancora lo scoppio di fucile che annunciava per la prima volta la concreta possibilità di comunicazione a distanza senza fili, via etere.

Sasso Marconi può vantare di essere stato il paese  prediletto dell’inventore della radio. Infatti Guglielmo Marconi, giovanissimo ricercatore, a Villa Griffone fece gli esperimenti che lo portarono alla scoperta che ha rivoluzionato le relazioni mondiali avvicinando uomini e stati. Sasso Marconi ha poi accolto il suo grande cittadino offrendogli l’ultima dimora, nel mausoleo di Villa Griffone.  

Un curriculum che tutti i paesi del mondo vorrebbero avere ma di cui Sasso Marconi pare non accorgersi. La cittadina svizzera di Salvan, nel Canton Vallese testimonia la ricerca affannosa di legare luoghi alla presenza del padre del wireless. Partendo dalla presunta permanenza di Marconi nella città, dove avrebbe effettuato prove di trasmissioni senza fili (presunta in quanto poi si è  dimostrata impossibile), Salvan ha ottenuto di essere accreditata quale ‘Città della Radio’ dall’Unesco, ha realizzato un qualificato museo della radio ed è divenuta una frequentatissima città marconiana in cui propone visite ai luoghi degli esperimenti. Insomma, sul nulla, ha saputo realizzare un redditizio ‘business’ che Sasso Marconi, pur offrendo numerose verità marconiane e di ben maggior calibro, non riesce a cogliere.

Tutti di questo sono coscienti e si propongono di mettere a frutto  e di giocare , anche per i benefici economici che ne deriverebbero, la ‘carta Marconi’, ma da sempre, alla dichiarata volontà non seguono i fatti.

Recentemente con una interpellanza i consiglieri della lista Dimmi di Sasso Marconi hanno portato il tema all’attenzione del Consiglio comunale  lamentando la disattenzione verso l’inventore della radio  e  proponendo, fra l’altro, una installazione del busto di Marconi nella piazza del paese. Inoltre hanno messo l’accento sul rischio di perdere il museo di Palagalli (ora alloggiato a Bologna),  da tempo alla ricerca di una sede consona alla ricchezza della raccolta, eccezionale per la qualità e la quantità degli oggetti legati alla trasmissione via etere, dai primi passi alla sua evoluzione marconiana.

Il sindaco Roberto Parmeggiani (nella foto), in risposta, ha elencato una lunga serie di iniziative dedicate a Marconi, fra cui il Marconi Days, la rievocazione della prima trasmissione radio fra Roma e Rio de Janeiro ad opera di Marconi, la creazione di percorsi marconiani attrezzati nei luoghi che calpestò l’inventore. 

Tutto vero, però manca ciò che possa fare di Sasso Marconi una frequentata meta turistica. Villa Griffone, che ospita le spoglie del grande inventore e un bel museo della radio,  non è inserita nel circuito turistico bolognese. Sembra quasi ci si vergogni di presentarla.

Il sindaco Parmeggiani, pur ammettendo la evidente negligenza, ha subito chiarito che la responsabilità  non è del Comune di Sasso Marconi, perfino escluso dal  consiglio della fondazione che gestisce Villa Griffone. Per portare Villa Griffone al livello desiderato occorrono risorse che il comune non ha. Non lo dice apertamente, ma egli si aspetta attenzioni maggiori dalla Città Metropolitana, dalla Regione e dal Ministero della Cultura, a cui fa capo la Fondazione. “ Ora si galleggia” egli dice per dare una immagine dello stato di fatto attuale. Aggiunge poi che si punta  al 2024 quando ricorrerà il 150esimo della nascita di Marconi. E’ stato formato un ‘tavolo di lavoro ’ cui è demandata la preparazione del programma per festeggiare la ricorrenza e in quel contesto ci sarà occasione per sollecitare le dovute attenzioni a Marconi sotto ogni profilo.

Altri invece auspicano l’arrivo alla guida del Ministero della Cultura di un bolognese, certamente più vicino e più sensibile sulla tematica. Qualcun altro lo dice apertamente: sperano che il ministero sia affidato a Lucia Borgonzoni che in più occasioni ha sottolineato la necessità di valorizzare nei termini che merita la presenza di Marconi a Bologna  e i territori che lo videro protagonista nell’avvio dell’era delle telecomunicazioni.

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