I
lavori per il ripristino del ponte sul Reno a Sasso Marconi non sono ancora
partiti. A dispetto degli annunci che davano per certo l’inizio dei lavori entro
la fine di settembre.
Il
ritardo impensierisce e preoccupa. C’è persino chi dice che si starebbe
organizzando una manifestazione di protesta con in prima fila gli operatori
economici. Non ci sono però ancora
conferme.
Ad
alimentare sospetti di un allungamento dei tempi rispetto a quelli annunciati, c’è
una comunicazione sui social del gruppo di minoranza Dimmi. Il gruppo
consiliare è guidato da Marco Mastacchi con dieci anni di esperienza di sindaco
di Monzuno e quindi ben a conoscenza delle dinamiche amministrative nel settore.
Nel
comunicato Dimmi si legge:
Alla fine di settembre è ’ stato annunciato
che i lavori sul ponte non sono iniziati per “un piccolo disguido interno ad
Anas” che consiste nella MANCATA APPROVAZIONE del PROGETTO ESECUTIVO, ma “che
il tutto si risolverà nel giro di una settimana”.
Un ritardo nella approvazione di un progetto esecutivo di un’opera pubblica del valore di oltre 20 milioni di euro, non può essere derubricato a “un piccolo disguido interno di Anas”, ma è un problema che dovrebbe investire il Ministero. Il progetto stesso, quando era in fase preliminare, aveva ottenuto il parere favorevole del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) e del Ministero dell’Ambiente, verrebbe da pensare che l’approvazione in fase definitiva del medesimo progetto debba attraversare gli stessi passaggi di approvazione ministeriale prima di essere a tutti gli effetti “esecutivo” con conseguente possibile inizio dei lavori.
A riprova dello scetticismo dei Dimmi sull’informazione ricevuta, nel comunicato si legge ancora:
È importante avere notizie e comunicazioni raccolte soltanto da
fonti e organismi ufficiali per evitare equivoci che potrebbero dare false
speranze e non è stato fornito nessun
documento ufficiale di Anas o del Ministero che attesti il nome della Ditta che
eseguirà i lavori e che indichi una data ufficiale di inizio lavori, ma solo
parole in libertà.
Se le ipotesi e i timori dei componenti
della lista Dimmi fossero fondati, la procedura burocratica è ancora non definita
ma solo in fase di soluzione. Per di più siamo oltre la metà di ottobre e
nell’inverno, ormai alle porte non si sa quale possa essere l’operatività di
macchine e maestranze.
Questo ritardo, pur in presenza di
finanziamento approvato e di ‘Commissario’ che dovrebbe accelerare l’iter
burocratico e accorciare i tempi esecutivi, disorienta e soprattutto preoccupa anche
per l’attuazione degli altri interventi previsti fra Sasso Marconi e
Casalecchio di Reno, come il secondo lotto del nodo di Casalecchio ( quello che
va dall’altezza della rotonda dell’Ausl
alla nuova Porrettana di Borgonuovo), approvato ma non ancora finanziato e
l’interramento della ferrovia a Casalecchio di Reno , più il raddoppio delle
linea ferroviaria fino a Sasso Marconi,
anche questo ancora alle sole promesse, ma ancor privo del sostegno
finanziario.
La promessa era quella che i lavori
del secondo lotto del nodo di Casalecchio sarebbero partiti in continuità al
termine dell’intervento del primo lotto e che, probabilmente, in contemporanea,
si sarebbe provveduto all’interramento della linea ferroviaria.
Ma ! Anche qui chi vivrà vedrà.
PROMESSE ELETTORALI........passato tutto.....buona notte...!!!
RispondiEliminaConcordo con 18:41.
RispondiEliminaMera propaganda elettorale.
Ma veramente, qualcuno ancora crede alle promesse dei politici, amministratori, vice dei vice, scaldaseggiole portaborse ecc.?
Burosaurocrazia italiota...
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