martedì 18 ottobre 2022

Ancora al palo il recupero del Ponte Leonardo da Vinci. Si aspetta lo starter per il via

 

 

I lavori per il ripristino del ponte sul Reno a Sasso Marconi non sono ancora partiti. A dispetto degli annunci che davano per certo l’inizio dei lavori entro la fine di settembre.

Il ritardo impensierisce e preoccupa. C’è persino chi dice che si starebbe organizzando una manifestazione di protesta con in prima fila gli operatori economici.  Non ci sono però ancora conferme.

Ad alimentare sospetti di un allungamento dei tempi rispetto a quelli annunciati, c’è una comunicazione sui social del gruppo di minoranza Dimmi. Il gruppo consiliare è guidato da Marco Mastacchi con dieci anni di esperienza di sindaco di Monzuno e quindi ben a conoscenza delle dinamiche amministrative nel settore.

 

Nel comunicato Dimmi  si legge:

 

Alla fine di settembre è ’ stato annunciato che i lavori sul ponte non sono iniziati per “un piccolo disguido interno ad Anas” che consiste nella MANCATA APPROVAZIONE del PROGETTO ESECUTIVO, ma che il tutto si risolverà nel giro di una settimana”. 

Un ritardo nella approvazione di un progetto esecutivo di unopera pubblica del valore di oltre 20 milioni di euro, non può essere derubricato a un piccolo disguido interno di Anas”,  ma è un problema che dovrebbe investire il Ministero. Il progetto stesso, quando era in fase preliminare, aveva ottenuto il parere favorevole del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) e del Ministero dellAmbiente, verrebbe da pensare che lapprovazione in fase definitiva del medesimo progetto debba attraversare gli stessi passaggi di approvazione ministeriale prima di essere a tutti gli effetti esecutivo” con conseguente possibile inizio dei lavori. 

A riprova dello scetticismo dei Dimmi sull’informazione  ricevuta, nel comunicato si legge ancora: 

È importante avere  notizie e comunicazioni raccolte soltanto da fonti e organismi ufficiali per evitare equivoci che potrebbero dare false speranze e non  è stato fornito nessun documento ufficiale di Anas o del Ministero che attesti il nome della Ditta che eseguirà i lavori e che indichi una data ufficiale di inizio lavori, ma solo parole in libertà.


 

Se le ipotesi e i timori dei componenti della lista Dimmi fossero fondati, la procedura burocratica è ancora non definita ma solo in fase di soluzione. Per di più siamo oltre la metà di ottobre e nell’inverno, ormai alle porte non si sa quale possa essere l’operatività di macchine e maestranze.

Questo ritardo, pur in presenza di finanziamento approvato e di ‘Commissario’ che dovrebbe accelerare l’iter burocratico e accorciare i tempi esecutivi, disorienta e soprattutto preoccupa anche per l’attuazione degli altri interventi previsti fra Sasso Marconi e Casalecchio di Reno, come il secondo lotto del nodo di Casalecchio ( quello che va dall’altezza della  rotonda dell’Ausl alla nuova Porrettana di Borgonuovo), approvato ma non ancora finanziato e l’interramento della ferrovia a Casalecchio di Reno , più il raddoppio delle linea ferroviaria  fino a Sasso Marconi, anche questo ancora alle sole promesse, ma ancor privo del sostegno finanziario.  

La promessa era quella che i lavori del secondo lotto del nodo di Casalecchio sarebbero partiti in continuità al termine dell’intervento del primo lotto e che, probabilmente, in contemporanea, si sarebbe provveduto all’interramento della linea ferroviaria.

Ma ! Anche qui chi vivrà vedrà.

3 commenti:

  1. PROMESSE ELETTORALI........passato tutto.....buona notte...!!!

    RispondiElimina
  2. Concordo con 18:41.
    Mera propaganda elettorale.
    Ma veramente, qualcuno ancora crede alle promesse dei politici, amministratori, vice dei vice, scaldaseggiole portaborse ecc.?

    RispondiElimina
  3. Burosaurocrazia italiota...

    RispondiElimina