La società titolare dei fondi “Leader” per la
rigenerazione delle aree rurali svantaggiate, ha pubblicato un nuovo bando per
il finanziamento di progetti di riqualificazione delle piccole imprese
artigiane, commerciali, turistiche e di servizio della montagna e della
collina.
Le imprese interessate potranno presentare la
domanda di contributo al GAL, allegando il relativo progetto, entro il prossimo
31 ottobre 2022.
La spesa ammissibile per ogni singolo progetto va da
un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 50.000 euro.
Il contributo previsto a favore dei richiedenti che
risulteranno in posizione utile di graduatoria è pari al 60% della spesa
ammissibile per i titolari con meno di 41 anni e per le attività localizzate
nei territori classificati come “zona svantaggiata”, ovvero tutti i Comuni
dell'ambito GAL, con le sole eccezioni di Zola Predosa, Dozza imolese e parte
dei territori di Valsamoggia, San Lazzaro di Savena, Ozzano e Castel San Pietro
Terme, dove il contributo previsto è pari al 40% della spesa ammissibile.
Le spese ammesse a finanziamento sono relative alla
costruzione o ristrutturazione di immobili destinati all’attività aziendale,
arredi, macchinari, impianti, attrezzature per la lavorazione e trasformazione,
investimenti funzionali alla vendita, allestimenti e dotazioni specifiche,
veicoli strettamente legati all’attività imprenditoriale, onorari di
professionisti. È possibile inoltre effettuare investimenti per l’acquisto di
software e hardware, brevetti o azioni di comunicazione e promozione.
Ai fini della formazione della graduatoria finale
dei progetti presentati il bando riconosce punteggi aggiuntivi alle piccole
imprese operanti nelle aree più svantaggiate, a quelle che aderiscono alla
carta dell’accoglienza lungo gli itinerari trekking, a quelle partecipate da
giovani o, ancora, che operano in ambito di ricettività, ristorazione,
commercio al dettaglio, turismo, attività creative, artistiche, entertainment,
cultura e sport. Una ulteriore premialità è riconosciuta alle imprese che
mantengono il presidio territoriale in località dove il servizio non è
altrimenti presente o che investono in adeguamenti strutturali, non di legge, a
favore dell’accessibilità delle persone diversamente abili.
Bisogna chiedere le dimissioni di questo governo di tutti i politici fintoopposizione e di tutte le organizzazioni farlocche amiche degli amici che questi governi hanno seminato sul territorio.
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