martedì 10 maggio 2022

Meeting interistituzionale su ruolo e impegno del corpo della Guardia di Finanza nel contrasto alla Mafia.

 



Il  Comando Provinciale Bologna della Guardia di Finanza riferisce:

 

Venerdì scorso, a Bologna, si è svolto, alla presenza dei più alti rappresentanti locali dell’Autorità giudiziaria e delle Forze dell’Ordine, un convegno sul tema: “Il ruolo e l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla Mafia”.

Nel corso dell’evento, dedicato ai militari dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e a una rappresentanza di studenti, anche universitari, sono intervenuti la Professoressa Stefania Pellegrini - titolare del corso di “Mafie e Antimafia al Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna”, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello reggente Dott.ssa Lucia Musti, il Procuratore Capo della Repubblica Dott. Giuseppe Amato e il giornalista di “Repubblica” Salvo Palazzolo, che da oltre trent’anni racconta le trasformazioni del fenomeno mafioso dopo le stragi di Falcone e Borsellino.

L’incontro, che ha visto la partecipazione del Comandante Regionale della Guardia di Finanza per l’Emilia Romagna - Generale di Divisione Ivano Maccani, del Comandante Provinciale Bologna - Generale di Brigata Gianluca Filippi e del Comandante del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria alla sede - Col. t.ST Fabio Ranieri, è stata l’occasione per parlare di “storie di Mafia” e di quanti l’hanno combattuta, sottolineando l’importanza del contributo di tutte le Istituzioni e della società civile nel contrastare tale fenomeno, particolarmente radicato, sotto forme imprenditoriali solo “apparentemente lecite”, nelle regioni più facoltose del Nord, tra le quali l’Emilia Romagna.

Dopo i saluti di rito, il convegno è stato aperto dall’intervento della Professoressa Pellegrini a seguire il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello reggente - Dott.ssa Musti e il Procuratore Capo della Repubblica - Dott. Amato hanno illustrato, alla luce delle evidenze investigative e processuali, le connotazioni tipiche delle organizzazioni criminali che, sebbene da anni radicate e attivamente operanti in Emilia Romagna, mantengono stretti legami con “famiglie” del Sud notoriamente appartenenti alla Mafia, alla Camorra e alla ’Ndrangheta.

Il giornalista Salvo Palazzolo, attento conoscitore dei fenomeni mafiosi sia siciliani che nazionali, ha ripercorso, anche attraverso la proiezione e il commento di filmati, file audio e foto dell’epoca, storie di Magistrati, Finanzieri, appartenenti alle Forze dell’Ordine e gente “comune” che hanno contribuito, talvolta al costo della loro stessa vita, a combattere la Mafia.

L’incontro si è concluso con la formulazione di numerose domande da parte degli studenti, che hanno così manifestato interesse e curiosità per un tema così delicato e attuale come quello del contrasto alle infiltrazioni criminali nel tessuto civile ed economico, soprattutto delle regioni più facoltose d’Italia, come l’Emilia Romagna.

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