di Letizia Rostagno
Cosa impedisce l’avvio dei lavori di rispristino della frana di Monte Oggioli a San Benedetto Val di Sambro, uno degli eventi più severi degli ultimi 50 anni, avvenuto ormai 10 anni fa ? La messa in sicurezza del versante, nelle località di Case Mengoni, Cà di Burgiolo e Cà di Griffo, attende dal 2013 di essere risolto. Lo chiede in una interrogazione il capogruppo in Regione di Rete Civica, Marco Mastacchi ( nella foto) , che ricorda:
“Rispondendo a una mia prima interrogazione del luglio 2020, l’Assessore Priolo riferiva che, superati una serie di problemi amministrativi che avevano allungato i tempi, si prevedeva di avviare i lavori nella primavera 2021. La primavera è trascorsa e, vista l’assenza di qualsiasi attività, ho presentato una nuova interrogazione alla quale è stato risposto che erano in corso le procedure amministrative per la predisposizione della determina di affidamento e la conseguente stipula contrattuale. Siamo così arrivati a marzo 2022, sono trascorsi quasi 10 anni e ancora il territorio attende.
La mancata realizzazione degli interventi di sistemazione definitiva, oltre ai gravi disagi per la popolazione ed alla possibilità di ulteriori e più gravi danni nel prossimo periodo, rischia di mettere in discussione anche gli interventi effettuati in emergenza, con ulteriore pericolo per tutto il versante a monte del Lago di Castel dell’Alpi.”
Il consigliere ha così presentato una terza interrogazione e si augura
questa volta di avere informazioni, risposte e tempistiche certe e soprattutto
spera che entrino in azione le ruspe. Con
lui se lo augurano i residenti di un territorio del quale la Regione non sembra
farsi carico.
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