Sarà monitorata nonostante sia tornato quiescente. Comune, Regione ed Autostrade hanno approvato un accordo nel quale si dà avvio al processo di declassificazione del movimento franoso e si continua il monitoraggio del versante.
di Maria Elena Mele
E’ stato prolungato
di altri tre anni di monitoraggio del movimento franoso che coinvolse l’abitato
di Ripoli Santa Maria Maddalena e che ora per la
Regione ha le caratteristiche per essere declassificato nuovamente quiescente,
com’era prima dei lavori di realizzazione della Variante di valico.
E’ stato
approvato dal Consiglio comunale di San Benedetto Val di Sambro, l’accordo operativo
tra il Comune, la Regione Emilia-Romagna e la Società Autostrade all’interno
del quale viene confermato che i controlli del versante proseguiranno fino al
31 dicembre 2024 (ossia 10 anni di post-operam e sempre a carico di
Autostrade) e, parallelamente la Regione, considerate le attuali condizioni di
stabilità del versante, si impegna a riclassificare il movimento franoso che
interessò l’area su cui insiste l’abitato di Ripoli Santa Maria Maddalena come
quiescente.
I dati acquisiti
in questi anni hanno convinto esperti e tecnici della Regione sul fatto che
tale versante sia effettivamente tornato in condizioni di stabilità. Nonostante
questa rassicurante situazione, il sindaco di San Benedetto, Alessandro Santoni,
ha insistito affinché, per motivi precauzionali di sicurezza, si prolungasse il
monitoraggio della zona, la cui scadenza era fissata dal Protocollo al
31.12.2019. Questa caparbietà ha fatto sì che oggi si sia arrivati a questo
importante risultato che impegna le parti e probabilmente metterà la parola
fine ad una vicenda che ha preoccupato e non poco cittadini ed istituzioni.
Ricordiamo che
il movimento franoso si riattivò in concomitanza agli scavi della nuova
autostrada A1 (oggi Direttissima) che nel 2011 portò allo sgombero di alcuni
edifici ritenuti pericolanti, nel novembre - sempre del 2011 - fu sottoscritto
un protocollo operativo che impose ad Autostrade il monitoraggio puntuale della
frazione al fine di garantire la sicurezza segnalando per tempo eventuali
movimenti anomali, nonché indennizzare i proprietari immobiliari per i danni
subiti dai fabbricati.
“ E’ un
risultato importante per il nostro Comune e soprattutto per gli abitanti di Ripoli,”
commenta il Sindaco Alessandro Santoni,
“ Leggere
dalla documentazione ufficiale che le rilevazioni fatte in questi anni hanno
consentito di definire quell’area ‘non più frana attiva’ ci fa tutti contenti,
e ancor di più contribuirà al processo di valorizzazione della frazione tuttora
in atto, processo che è partito da anni e che a breve vedrà l’inaugurazione dei
primi interventi, e che trova in questo momento una importante base su cui
ripartire. Ottenere un prolungamento di altri cinque anni di monitoraggio,
in una situazione di tranquillità, non era scontato, se si pensa che nel pieno dei movimenti, l’accordo prevedeva
un tempo analogo,” conclude il primo cittadino.
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