La riapertura del punto nascita al vaglio del Ministero della Salute
Il presidente del distretto sanitario dell’Appennino Alessandro
Santoni ha scritto una lettera al presidente della Regione,
Stefano Bonaccini, all’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, e al
direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon in merito al punto
nascita. Inoltre fa il punto sulle prospettive e le attese in
campo sanitario dell’Appennino
I temi affrontati:
La riattivazione del Punto nascita del
Distretto dell’Appennino Bolognese presso l’ospedale di Alto Reno Terme, ora al
vaglio del Ministero della Salute, per il quale sono previsti investimenti pari
a 4,5 milioni di euro, non sia un punto di arrivo, ma l’inizio di una “implementazione
di servizi” e che la disponibilità “sia garantita e assicurata anche per
risolvere le tante carenze strutturali, di organico e di prestazioni presenti
in tutto il territorio dell’Appennino bolognese, al fine di migliorare i servizi
esistenti”. Il presidente aggiunge: “Tale disponibilità venga mantenuta
nel tempo (ossia anche se la deroga per il punto nascite non dovesse arrivare),
poiché potrà rappresentare un sicuro e certo punto di svolta per i servizi
sanitari e socio-sanitari in questo Appennino”. Questi i
passaggi rappresentativi della missiva.
Infine Santoni ricorda : Ci sono alcune criticità legate soprattutto alla mancanza di personale medico disponibile a prestare l’opera in Appennino, per sopperire alle quali l’Ausl di Bologna ha predisposto un apposito bando.
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