Severo rimprovero del professor Dario Mingarelli all’assessore di Vergato Carlo Monaco reo di ricoprire l’incarico amministrativo a Vergato nominato del centro destra e ora di aver accettato di mettersi in campo per le prossime amministrative di Bologna con il centro sinistra .
L’accusatore scrive:
E bravo il nostro Monaco pescatore...pur avendo avuto una nomina da assessore a Vergato in una formazione di centro destra, senza essere stato eletto per altro, fa parte ora di una lista a Bologna che si è schierata contro il centrodestra dichiarando che il candidato sindaco, Fabio Battistini, è inadeguato e che bisogna trovare persone in grado di cambiare la città....Da una parte si fa nominare dal centrodestra e dalla altra gli spara contro...
Caro sindaco di Vergato, Giuseppe Argentieri, non hai nulla da eccepire...non è che tu abbia nominato una serpe in seno...o il Monaco può dire tutto quello che vuole, garantito dalla vostra ignavia..?
Ma che diranno i cittadini di Vergato...io credo si sentano presi in giro e umiliati...
Presumo che anche questa volta non avrò risposta ai miei interrogativi, ma non posso non rilevare che si è toccato il fondo della disonestà civica e politica.
O il sindaco di Vergato chiede al Monaco di smentire la sua dichiarazione o risulta anche egli complice di questo voltafaccia, terzium non datum.
Se il centrodestra non stigmatizza questo comportamento, significa che è complice e chiedo i motivi di tale complicità.
Perché tanta meraviglia?.. questa è la nuova politica,mi sembra che anche a livello nazionale ci sia più di uno che nonostante sia nell'esecutivo non lascia occasione per lanciargli bordate contro
RispondiEliminaDario Mingarelli, come spesso gli capita, sembra avere le idee confuse. Punto primo: se è vero che la lista civica “Vergato nel Cuore” si è presentata in opposizione a una giunta uscente di centrosinistra, è altrettanto vero che non tutti i suoi esponenti si identificavano e/o si identificano nei partiti di centrodestra (basterebbe chiedere: vi sono anche iscritti al M5S, ad esempio). Pertanto, è errato definirla “formazione di centro destra” ed attendersi che i suoi membri si identifichino nelle scelte compiute dal centrodestra in altre città. Punto secondo: fa sorridere che proprio Mingarelli blateri di serpi in seno e di “disonestà civica e politica”, quando proprio lui, nel 2009, non esitò a candidarsi a Vergato (e non a Bologna!) in una lista civica diversa da quella ufficiale di PDL-Lega, raccogliendo un modesto 16.7%, rivelatosi però decisivo nel permettere la rielezione della sindaca di centrosinistra. L’unità del centrodestra gli interessa solo quando gli fa comodo per attaccare i suoi rivali, veri o presunti?
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