La consigliera metropolitana del gruppo ‘Uniti per l’Alternativa’, Marta Evangelisti, ha dichiarato:
"Nella seduta di ieri del Consiglio ho anticipato al Sindaco
metropolitano i contenuti della lettera aperta che subito dopo gli ho fatto
pervenire.
Si fa un gran parlare in questi giorni, infatti, del Sindaco di Bologna che ricoprirà tale veste anche nella Città metropolitana e francamente seppure ne resto un po’ stupita di perché alcuni di questi “saputi” possono uscire fuori porta solo con il navigatore, rischiando sennò di perdersi al primo bivio per l’Appennino, in realtà so bene che il Sindaco di Bologna “uno ma bino” – come è stato scritto di recente – rappresenta anche i 70mila residenti dell’Appennino bolognese.
Questi residenti da più di cinque mesi sono costretti a code, disagi,
incertezza, perdita di soldi e tempo e consumo di risorse per via della
chiusura del ponte Leonardo da Vinci, a Sasso Marconi.
I centri urbani sono congestionati dal traffico, con file stagnanti che
avvelenano l’aria e conseguentemente la vita di chi vi abita.
La certezza è che questo stato di cose durerà anni, addirittura due: e
dovremmo festeggiare perché vi è stata una riduzione nel tempo originariamente
previsto, a cui nessuno crede però..!
In questo momento la tensione è alta: protestano i cittadini, le imprese,
le categorie, i partiti e anche tutti i sindaci, di qualsiasi appartenenza
politica. Protesta anche il PD locale, che raccoglie firme contro sé stesso,
per sollecitare sé stesso, in Città metropolitana, in Regione ed al Governo
della Nazione e per fare quanto avrebbe già dovuto fare e poi porre in
essere.
È una situazione che non fa certamente onore al territorio che a
livello di governo sovracomunale è stato affidato al Sindaco
metropolitano Virginio Merola, il quale dopo l’istituzione della Città
metropolitana, rappresenta i 400mila abitanti di Bologna e in veste
metropolitana, i 600mila abitanti della Provincia. Non basta il tavolo in
Prefettura e le risultanze emerse: troppo poco, tardivo e scontato.
Occorre in primis rimettere mano a quel Piano della mobilità
che sostenibile non è. Bene il potenziamento del trasporto su ferro: ma fatelo.
Occorrono più corse con cadenzamento minore, corse con valenza turistica (un
tempo si andava da Bologna a Firenze, via Pistoia, con un treno diretto), corse
in tardo orario – perché i giovani possano accedere dalla città alla provincia
– e viceversa - in sicurezza, anche di sera e anche coloro che lavorano ne
possano fare uso – perché si lavora anche dopo le 21. E ciò non solo in
Appennino, ma in tutta la Provincia.
Resta però il tema infelice delle infrastrutture: il Tram così come progettato nelle sue linee va rivisto: la principale, quella Rossa, metterà a dura prova la mobilità cittadina nel suo complesso e la Città ve lo sta dicendo in tutte le “lingue politiche” così come è una follia il progetto del Passante di Mezzo, anche con i correttivi recentemente proposti.
Per queste motivazioni ho affermato – senza presunzione, ma con coraggio e credo buon senso – che occorre correggere quei piani.
Non so se qualcuno ha pensato di coinvolgere davvero il Sindaco su questi temi a livello di pianificazione generale, né se ha interesse al tema, anche se questo, non posso in verità escluderlo.
Perché proprio all’inizio di questo mandato, fui proprio io a richiedere
attenzione al Sindaco su un’opera che ad avviso di molti, risolverebbe tanto il
problema dei collegamenti da e verso l’Appennino ed il rilancio di quel
territorio. Il Sindaco accolse quella proposta di riattualizzare il progetto
della Bretella Reno – Setta (proposta supportata da 14mila firme consegnata
nelle Sue mani) e lo fece proponendo un emendamento in consiglio, al fine di
finanziare un nuovo studio.
Successivamente gli “Illuminati” del partito (molto poco) democratico,
Presidente della Regione in testa, amministratori – paladini della montagna –
“secondo convenienza”, decisero che no – l’opera non era fattibile, necessaria
opportuna ecc ecc, proponendo soluzioni alternative, cioè palliativi, di cui
oggi, peraltro, non vi è traccia se non tre rotonde.
Per questo nell’ambito della Sua autonomia, ho domandato al Sindaco di intervenire nuovamente, assumendo, prima della scadenza di mandato, una posizione diversa e di favore, rispetto le determinazioni già assunte, nei confronti di queste due opere: Passante Sud (perorato ad oggi anche da associazioni apolitiche che hanno fatto studi tecnici ad avvalorare la scelta) e soprattutto BRETELLA RENO – SETTA. Raccoglierebbe in questo modo le istanze di una quota non trascurabile dei Cittadini, degli imprenditori, dei pendolari, che gravitano nell’orbita del Suo governo di secondo grado e che oggi vedono e vedranno fortemente compromessi una buona quota parte dei loro diritti e delle loro tutele a fronte delle scelte ad oggi assunte nei Piani programmatici citati. Mentre noi, come forza politica, raccoglieremo nuovamente firme, ad aggiungersi alle precedenti, che faremo pervenire sino ai tavoli ministeriali romani".
BICIPOLITANA bolognese, sabato 19 giugno l'inaugurazione della linea 6 nell'Unione Reno Galliera e le relative trasversali.
RispondiEliminaTra le autorità presenti: il sindaco metropolitano Virginio Merola, l’assessora regionale Irene Priolo, il consigliere metropolitano alla Mobilità Sostenibile Marco Monesi e i sindaci degli 8 Comuni dell’Unione Reno Galliera.
Testimonial il recente vincitore di tappa al Giro d’Italia Lorenzo Fortunato.