A cura di Roberto Giusti
“Vergades me cher amigh
com av dgé Sabet passà
dop dès dé ed duri fadigh
a so qué a sré al carenvel d’Vargà…”
L’origine della storia carnevalesca vergatese risale, stando ai documenti e agli archivi del paese, alla fine dell’800, più precisamente agli anni ’70 del secolo.
Una tradizione ultracentenaria lanciata per la prima volta da una società del luogo, quella della Castellata, la prima in ordine di tempo, che la sera del 29 Gennaio 1877 organizzò un primissimo veglione (un veglión per i vergatesi) notturno all’interno delle sale del Municipio, con un costo di partecipazione di circa 50 centesimi.
Successivamente la stessa società, negli ultimi tre giorni del Carnevale del 1883 (4, 5 e 6 Febbraio), organizzò un nuovo tipo di veglione popolare: quello diurno.
Erano giornate di festa e di razionale divertimento, in cui ogni cittadino poteva partecipare al costo di 10 centesimi per ogni “ballo”. Questo nuovo e particolare veglione per l’epoca, svolto alla luce del giorno, rappresenta tutt’oggi il promotore delle odierne sfilate carnevalesche, quelle che bambini e adulti aspettano con allegra trepidazione tutto l’anno.
Questi “veglión”, tipici inizialmente degli alberghi e delle locande vergatesi, vennero poi accompagnati dalle grandi parate aperte al pubblico lungo le vie cittadine, spesso con finalità benefiche alle tante realtà nazionali, e dalla nascita di nuove società dedicate, che favorirono l’affermarsi delle competizioni tra le stesse, costruendo un nuovo genere di divertimento e curiosità nella comunità.
L’arrivo del nuovo secolo spalancò invece le porte ai meravigliosi “carri mascherati”, tra cui spiccano nella memoria popolare le Società: “dal Curbèl”(dal Paniere) nei primi anni del ‘900; Disperata, Peperita, Gallo, S.Luigi, Coniglio e Manferone, tutte intorno alla metà degli anni ’20.
Un grande ruolo attivo e protagonista era svolto anche dalle cosiddette “mascherate”, rappresentazioni umoristiche e grottesche, connotate da doppi sensi, che si ispiravano a situazioni della vita quotidiana del periodo storico in corso, facilmente riconoscibili dal pubblico presente. Messa in scena, recitazione e comicità erano alla base del ruolo delle maschere, capaci di coinvolgere e far divertire la folla accorsa alla speciale ricorrenza annuale del Carnevale e del Martedì Grasso.
Una storia incredibile e lungimirante, che ha visto tanti diversi nomi e generazioni cambiarsi e sostituirsi, e una grande vastità di carri mascherati susseguirsi, tutti con unico grande obiettivo: portare ALLEGRIA.
Da quasi un secolo e mezzo a questa parte, il Carnevale di Vergato si è sempre contraddistinto per la sua tenacia e la sua invidiabile organizzazione, capace di resistere a ben due Guerre Mondiali nel ‘900, l’instabilità economica del Paese per lunghi tratti della sua storia e di conseguenza alle tante situazioni di crisi che hanno ripetutamente messo in ginocchio la società e gli abitanti.
L’ultimo ostacolo in ordine di tempo è stata la Pandemia da Covid-19. A causa infatti del perdurare della drammatica situazione esterna, delle difficoltà nel garantire il distanziamento sociale opportuno e con l’imperativo di salvaguardare la salute di tutti gli abitanti, non è stato possibile consentire il regolare svolgimento della tradizione per l’anno 2021.
Di fatti, rinviando la 139esima edizione direttamente al prossimo Febbraio 2022.
L’augurio e la speranza della ProLoco di Vergato, organizzatrice della sfilata annuale, e di tutti i cittadini, sono quelli di poter tornare presto a vivere quella tradizionale e allegra serenità carnevalesca che da tanto tempo coinvolge bambini, ragazzi e adulti in un contesto di rara bellezza ed emozione.
In questo momento complicato e in occasione del Martedì Grasso, la ProLoco stessa e il Comune di Vergato si sono organizzati per rendere omaggio alla tradizione e alle diverse contrade, esponendo i 7 stendardi delle società carnevalesche sulla facciata del Municipio.
Un’immagine d’impatto quella delle bandiere dolcemente adagiate e fluttuanti al passar del vento, capaci di suscitare ricordi ed emozioni, portando con sè un messaggio di speranza per il futuro affinché sia solo un arrivederci al prossimo anno!
Il 21 Febbraio 2020 è stato anche presentato il libro “Vergato in Carnevale” di Giampaolo Borghi, a cura di Renzo Zagnoni, di Umberto Bernardi, del Gruppo Studi Nuèter dell’Alta Valle del Reno e del Circolo Culturale Galeazzo Marescotti di Vergato, che ripercorre la storia del Carnevale di Vergato. Un ulteriore tuffo nella memoria.
“E’ Carnevale: colori nelle strade, allegria nell’anima. Balla alla vita, senti il suo ritmo. Lascia fluire e non forzare”.
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