venerdì 6 novembre 2020

In collina a Sasso Marconi non è possibile lo 'smart working' e l'attività didattica in remoto, manca il collegamento a Internet

Il paese dove, grazie al meraviglioso Guglielmo Marconi, ha avuto il battessimo l'era delle telecomunicazioni, è proprio quello dove le comunicazioni via etere sono più difficili, se non molto problematiche e persino nulle in collina. Un vero 'oltraggio' nei confronti dell'inventore della radio che pare aggiungersi colpevolmente al disinteresse di Sasso Marconi verso il grande concittadino, spiega il consigliere comunale della Lega, Mauro Muratori, che ha pensato a una precisa domanda in tal senso all'amministrazione comunale, che spera anche possa essere uno sprone a sollecitare una soluzione del problema.

 

In un quesito di attualità il consigliere ( nella foto) scrive: “Poichè la 'nuova emergenza' COVID sta portando molte restrizioni e sicuramente porterà altro SMART Working e quindi, per lo più, lavoro e studio da casa col computer, vorrei chiedere al Sindaco se il Comune si può adoperare per far presente alle varie compagnie telefoniche che operano sul nostro territorio, la scarsità del servizio specialmente sulle nostre colline dove spesso internet funziona male e a rilento. E il servizio lo paghiamo per buono! Ho saputo che alcuni cittadini, hanno avuto 'guai' seri con qualche compagnia telefonica”, ha denunciato.

Dettagliata e precisa la risposta dell'assessore competente in materia, Alessandro Raschi (nella foto), che ha elencato con dovizia di precisazioni tecniche-ambientali, le ragione delle difficoltà e ciò che si sta facendo per ovviare agli inconvenienti. Nella sostanza, chi denuncia disservizi o mancanza può sperare con fiducia in una soluzione.

Raschi ha precisato nella risposta: “Riguardo la domanda di attualità del consigliere Mauro Muratori sui problemi di connettività ad Internet registrati nelle zone collinari di Sasso Marconi, va detto che si tratta di una situazione tipica di questo tipo di aree: analoghe difficoltà si riscontrano un po’ ovunque sull’Appennino bolognese e in generale in tutte le zone collinari e montane, dove le tradizionali linee di telefonia presentano criticità dovute al livello di saturazione e alla vetustà della tecnologia utilizzata. Per ovviare in modo decisivo e duraturo a queste difficoltà tecniche, occorrerebbe lavorare allo sviluppo di nuove soluzioni di connettività in Banda Ultra Larga, che richiedono però ingenti investimenti economici e infrastrutturali, nonché lunghi tempi di messa in opera. 
Premesso che le infrastrutture di telefonia e di connettività a Internet non sono di competenza comunale (i Comuni non possono dunque intraprendere nessuna azione diretta in questo campo), il Ministero dello Sviluppo Economico ha più volte verificato, attraverso indagini formali, la disponibilità degli operatori di telecomunicazioni (TLC) a investire risorse nello sviluppo dei sistemi di connettività in Banda Ultra Larga, ricevendo risposte negative soprattutto per quanto riguarda le zone di periferia, in particolare quelle collinari e montane. Ne deriva che il nostro Appennino, così come pressoché tutte le zone con caratteristiche simili, sono state definite a “fallimento di mercato”: sono cioè zone in cui gli operatori TLC non hanno interesse né convenienza a investire nello sviluppo di sistemi per superare il cosiddetto digital divide. Per questo una lettera aperta del Comune agli operatori TLC avrebbe una valenza puramente simbolica e non produrrebbe alcuna efficacia.
Nelle zone dove è stato dichiarato il “fallimento di mercato”, i processi di infrastrutturazione in Banda Ultra Larga possono comunque essere avviati attraverso Piani di sviluppo pubblici, principalmente statali e regionali. A tal proposito segnalo che anche il nostro territorio, nelle zone non ancora raggiunte dalla Banda Ultra Larga, sarà interessato entro il 2022 dal Piano nazionale di Infratel Italia (società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico), che prevede l’infrastrutturazione in Banda Ultra Larga di tutte le unità immobiliari residenziali (fatta eccezione per le “case sparse”) con velocità di almeno 30 Mbps (Megabit/secondo) in download, e di tutte le attività produttive con velocità di 100 Mbps. Perché questo possa accadere, occorre però che nelle zone interessate non sia già presente un servizio di connettività ad Internet con analoghi standard di performance fornito da operatori privati di TLC.
Come risulta dai dati Infratel, gran parte del territorio di Sasso Marconi è già raggiunta da servizi di connettività in Banda Ultra Larga. Anche le zone di collina (cui si riferisce la domanda del consigliere Muratori), dove l’accesso ad Internet “veloce” è possibile soprattutto attraverso la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access), ovvero “Internet via radio”.
Come soluzione più realistica e immediata per accedere ad Internet con adeguate prestazioni, suggerisco dunque di verificare la disponibilità e le opportunità offerte da questi servizi, tecnicamente in grado di soddisfare le normali esigenze di smart working. Per quanto riguarda le singole “case sparse”, ovvero le abitazioni situate in zone estremamente isolate e/o dall’orografia complessa (es. presenza di colline e vegetazione a coprirne la visibilità), qualora la qualità del servizio di connettività tramite le tradizionali linee terrestri non sia soddisfacente, e non siano disponibili servizi FWA, è possibile valutare soluzioni via satellite o, quando disponibile, tramite rete di telefonia mobile 4G.”

Muratori si è dichiarato compiaciuto per la dettagliata spiegazione.

 

2 commenti:

  1. I ns. cari politici a suo tempo hanno voluto privatizzare/regalare la SIP? Ricordo che quando era un bene pubblico ti portavano la linea anche in cima a una montagna. Ora le compagnie non investono dove c'è poca convenienza, quindi siamo diventati cittadini di serie B. E per favore, lasciate stare la connessione satellitare che costa un botto.
    Grazie al cielo che ci sono compagnie che ci portano la connessione via radio (non con telefonia cellulare). Non faccio nomi, ma qua tra Grizzana e Monteacuto ne ricevo almeno 2 e vanno molto meglio che via 4G. Informatevi.

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  2. Anonimo delle 17.43 ha ragione e concordo col suo commento.

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