sabato 10 ottobre 2020

E' tornata nonna Gegè

Siamo felici ? Cerchiamo di esserlo anziché lamentarci di tutto.

La nostra vita non è molto lunga ma nonostante ciò noi trascorriamo più tempo a lamentarci che a cercare di essere felici.

Nei tempi antichi c’erano persone chiamate prefiche che venivano pagate per cantare strofe lamentose per giorni e notti in occasione di veglie funebri o commemorazioni.

Con le loro 'nenie' vegliavano e accompagnavano i morti nel loro ultimo viaggio.

Questi lamenti irrompevano nella vita di tutti per annunciare disgrazie, ora, invece, il LAMENTO del nostro tempo è incessante e molto spesso per cose futili o per problemi poco reali come insoddisfazioni, rinunce, per il troppo caldo, il troppo freddo, il troppo traffico, il troppo rumore, il troppo silenzio.

TUTTO E’ TROPPO O E’ TROPPO POCO|

Anche le previsioni del tempo creano lamentele: oggi è bello, ma domani viene brutto. Oggi ci sono 26 gradi, ma dalla prossima settimana raggiungeremo 34 gradi………

Gioiamo del buon tempo di oggi, domani è domani.

Viviamo l’attimo, guardiamoci attorno e se domani il clima non ci soddisferà attenderemo tempi migliori.

Lamentarsi per delusioni, rimpianti, nostalgie, recriminare sul passato del nostro tempo è solo LAGNANZA.

Il nostro trascorso è tempo scaduto, il futuro è domani, OGGI è il presente.

Alzarsi al mattino con l’entusiasmo del nuovo, con l’accettazione del tutto sono buoni motivi per affrontare anche i problemi che la vita inevitabilmente ci riserva cercando di minimizzarli con una buona dose di ottimismo.

Nel passato i veri lamenti del popolo riguardavano la povertà che aveva viso e corpo e vedere madri che seppellivano i propri figli morti per fame e stenti era veramente straziante.

Ora ci è tutto dovuto!!!

Non vogliamo più fare rinunce e dico rinunce non sacrifici.

Vorremmo gestire il tempo meteorologico, le malattie, accampiamo diritti che non sono diritti ma pretese. Si parla di diritto a divertirsi a prescindere da come ed anche talvolta a discapito del sacro diritto alla salute – personale – e degli altri.

Corriamo il rischio di essere ricordati dai posteri come 'secolo del LAMENTO' .

Non sono anni facili, ce ne sono stati comunque dei peggiori, la 'scontentezza' è diventata una patologia virale.

Gustiamo l’oggi, domani è già futuro. La nostra vita è come una strada con tante deviazioni, non ci è consentito conoscere la destinazione del nostro viaggio.

Un fuscello di erba riesce a vivere fra due rocce con radici in sabbia salmastra, il vento gli rende la vita difficile, ma esso resiste perché ama il sole che la riscalda e il profumo di mare. Fosse cresciuto in un bosco o in un giardino avrebbe avuto maggior splendore ma accetta il suo stato e non conosce lamento perché vive il momento.

Strida di gabbiani, fruscio di vento, calore di sole …questo è il momento da cogliere, il futuro ancora non ci appartiene.

 

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