giovedì 15 ottobre 2020

14 ottobre. Quinto report giornaliero dei disservizi ferroviari sulla Porrettana

Forse conviene prendere l’auto? Quinta giornata di pesanti disservizi dopo quelli del 7, 8, 12 e 13 ottobre.


di Valerio Giusti

Comitato per la Ferrovia Porrettana

Oggi, 14 ottobre,  23 treni in ritardo e 4 soppressi. Un caso? No, è la Pop normalità !!

6343 8:04 ritardo di 31 minuti

11614 7:50 ritardo di 12 minuti

11477 9:04 ritardo di 31 minuti

6342 8:22 ritardo di 9 minuti

6355 14:04 ritardo di 8 minuti

6358 16:22 ritardo di 23 minuti

6357 15:04 ritardo di 6 minuti

6362 18:21 ritardo di 24 minuti

6359 16:04 ritardo di 9 minuti

6364 19:21 ritardo di 22 minuti

6337 17:34 ritardo di 6 minuti

6366 20:21 ritardo di 7 minuti

6365 19:04 ritardo di 8 minuti

6367 20:04 ritardo di 8 minuti

6369 21:04 ritardo di 11 minuti


Oltre a quelli indicati nelle tabelle, altri 8 treni hanno maturato almeno 5 minuti di ritardo e sono stati cancellati i Marzabotto 11435, 11436, 11642 e 11643.

Guasti ai treni, guasti alle infrastrutture, problematiche legate alla rotazione del materiale? Praticamente impossibile ottenere tempestive informazioni rispetto all’enorme quantità di ritardi e cancellazioni di questi giorni e ogni giustificazione appare superflua e mortificante in quanto sono quasi sempre le solite risposte anche se di tanto in tanto appare qualche nuovo disagio così per arricchire i disservizi.

I pendolari si chiedono se non sia un incentivo per riprendere l’automobile anche perché quando vengono cancellati dei treni ad alta frequentazione, come è successo ad esempio lunedì 13 ottobre, in quelli successivi è impossibile garantire un efficace distanziamento.

Cosa si può fare per mettere una pezza e tornare alla normalità?

Deve intervenire la politica, occorre modificare le scelte aziendali e la rotazione del materiale rotabile, introdurre qualche nuovo Rock bipiano e reinserire alcuni ETR 350 che sono gli unici treni che, in questo momento, possono garantire la stabilità della linea. In caso contrario assisteremo alla sconfitta delle istituzioni, al peggioramento della frustrazione degli utenti che torneranno a prendere l’auto per poter arrivare in orario sui posti di lavoro con tanti saluti al trasporto collettivo e alla lotta contro incidenti ed inquinamento.

 

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