mercoledì 2 settembre 2020

Gibertoni : Discarica Gaggio Montano, basse percentuali di utilizzo da parte dei comuni aderenti

di Francesca Mezzadri

Secondo la consigliera i rifiuti provengono da altri comuni toscani e “viaggiano per distanze dell’ordine dei 100 chilometri e oltre”: “Continuare a insistere sull’utilizzo della discarica è sbagliato, manca anche coerenza con le dichiarazioni fatte sul piano regionale dei rifiuti”
La discarica di rifiuti urbani e assimilati di Cà de Ladri nel comune di Gaggio Montano, in provincia di Bologna, è al centro di un’interrogazione di Giulia Gibertoni (Misto). La consigliera chiede di sapere la quantità di rifiuti arrivati in discarica dalla Toscana dal 2010 al 2019. L’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana stabilirebbe infatti “forme di reciproca collaborazione in materia di smaltimento rifiuti” anche se “i rifiuti dovrebbero provenire unicamente dai comuni aderenti a Co.se.a. (Consorzio servizi ambientali)” della provincia di Bologna e Pistoia. Ma la consigliera fa notare che anche altri comuni toscani avrebbero utilizzato la discarica di Ca’ dei Ladri di Gaggio Montano, “con rifiuti che viaggiano per distanze dell’ordine dei 100 chilometri e oltre”. In più, sottolinea Gibertoni, bisogna anche “tenere conto dello stato delle strade dell’Alto appennino bolognese, come la statale Porrettana (interrotta da mesi e ancora aperta a senso unico alternato e con esclusione dei mezzi pesanti) e con la prospettiva di una altro anno di chiusura quando si interverrà sulla galleria del Signorino e sul ponte adiacente ad essa, nonché dello stato pietoso degli altri assi stradali sostitutivi, tra i quali la Traversa di Pracchia”.
Anche dal punto di vista ambientale, fa notare la consigliera, “le percentuali di raccolta differenziata nei comuni aderenti a Co.se.a. sono particolarmente basse e inferiori alla media dell’Emilia-Romagna. Soprattutto – continua – sono lontane dall’obiettivo fissato dal piano regionale di gestione dei rifiuti, che prevede di arrivare al 73 per cento di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel 2020”.
Questo dimostrerebbe, secondo Gibertoni, che “il continuare ad insistere sull’utilizzo della discarica come metodo di smaltimento dei rifiuti non sia soltanto sbagliato e dannoso dal punto di vista dell’impatto ambientale, ma anche incoerente rispetto alle tante dichiarazioni fatte”. Anzi, conclude la consigliera, “potrebbe anche essere considerato una sorta di ‘regalo’ per il soggetto gestore, cioè il gruppo Hera, che si sarebbe aggiudicato nel 2019 anche la concessione decennale della discarica”.


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