Ospite
da una casa per anziani che ha saputo proteggerla dal
Covid. E' scampata all’attentato di Piazza Fontana e alla bomba
alla stazione di Bologna. Ma Lea non perde il sorriso e rivela che
lavorare e mangiare sono l’elisir di lunga vita
di
Carmine Caputo
La
signora Lea Bisonti ha festeggiato il compleanno lo scorso giovedì
30 luglio con amici e parenti,
e fin qui non ci sarebbe niente di insolito, se non fosse che la
signora Lea è nata nel 1920 e quindi
di anni ne ha compiuti cento.
I
festeggiamenti con parenti e operatori si sono tenuti nella residenza
per anziani “Gigi Bontà” di Vergato,
dove
Lea risiede da un paio d’anni, e sono stati l’occasione per
l’amministrazione comunale per
ringraziare
i gestori di questa struttura che sono riusciti a superare indenni
l’emergenza legata alla
pandemia
di Covid-19.
Il sindaco Giuseppe Argentieri infatti commenta: «
Faccio gli auguri alla signora Lea
e colgo l’occasione per sottolineare che il comportamento del
personale di questa struttura è stato encomiabile.
Hanno saputo bloccare in tempo le visite e attuare i protocolli per
proteggere i loro ospiti, e per
questo li ringrazio. Se la signora Lea è qui a festeggiare i cento
anni è merito anche loro ».
In
effetti anche per la festa le procedure sono state molto attente: per
concedere l’accesso al giardino
esterno
riservato agli incontri con i familiari, questi ultimi sono stati
tutti sottoposti a triage telefonico nei
giorni
precedenti alla festa e a verifica della temperatura corporea e della
eventuale sintomatologia
tramite
check-list compilata al loro ingresso. Inoltre è stato disposto
l’obbligo di mantenere la mascherina,
dell’igiene
delle mani tramite soluzione alcolica e del distanziamento di almeno
un metro dall’ospite.
Nata
a Vergato, la signora Lea ha vissuto a lungo a Milano dove faceva la
collaboratrice scolastica (allora
si
chiamavano “bidelli”) presso un istituto d’Arte a Monza. La
signora ha un figlio, Ivano, che ha cresciuto
da
sola dopo aver perso il marito durante il bombardamento di Vergato
nel 1943, un nipote Gabriele e una
sorella, la signora Maria.
Durante
gli anni a Milano, ha assistito in prima persona all’attentato di
Piazza Fontana del dicembre 1969
ed
è scampata per un pelo allo scoppio della bomba alla stazione di
Bologna il 2 agosto del 1980, dove
era
appena scesa dal treno da Milano per recarsi a Vergato dai genitori.
Nonostante
la vita travagliata, Lea è sempre allegra e sorridente e mostra un
approccio alla vita molto
ottimista
e positivo. Ama la musica e ballare in compagnia e soprattutto ama
molto cucinare, cosa che
faceva
sempre per amici, parenti e vicini, poiché le piace molto aiutare le
altre persone. I fortunati che a
Natale
hanno ricevuto le sue torte infatti ne conservano un bellissimo e
gustoso ricordo.
Alla
domanda qual è l’elisir di lunga vita ha risposto: lavorare tanto
e mangiare bene.
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