Il
consigliere Marco Mastacchi (lista Borgonzoni) ha chiesto
all’esecutivo regionale di adoperarsi per impedire la
delocalizzazione della storica azienda bolognese di Sasso Marconi, di
proprietà di una multinazionale svedese.
“La
Regione ha abbracciato la lotta dei lavoratori e detto all’azienda:
se proseguite nella proposta di trasferimento obbligatorio dei
lavoratori noi trasformiamo questa vertenza in una battaglia
nazionale. Si è così riusciti ad aprire tre tavoli di confronto:
per ora abbiamo ottenuto il congelamento dei trasferimenti
obbligatori, lo stop dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali
fino a fine anno. La trattativa sul futuro dell’azienda comunque
prosegue”. Così l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo
Colla ha
risposto all’interrogazione del consigliere Marco
Mastacchi (lista Borgonzoni)
nel corso della seduta della commissione
Politiche economiche, presieduta
da Manuela
Rontini.
Mastacchi
aveva chiesto di sapere cosa la Giunta sta facendo per impedire la
chiusura della sede di Sasso Marconi, in provincia di Bologna,
dell’azienda Fiac, di proprietà della multinazionale svedese
Atlas Copco. “La società ha proposto ai dipendenti bolognesi
di spostarsi a lavorare nello stabilimento torinese: un tentativo di
aggirare le norme anti licenziamento approvate dal governo nazionale
durante l’emergenza Covid-19”, spiega il consigliere.
(Luca
Molinari)
MASTACCHI, tutto quì ?
RispondiEliminaLa risposta alla domanda era nota da tempo anche ai gatti randagi.
DIMMI invece cosa fai tu !
Qualcosa più di te lo fa di sicuro.
RispondiElimina3 luglio ma che c...o dici !
RispondiEliminaAllora rispondi tu alla domanda se ne sai di più, diversamente vergognati a fare queste uscite stupide mentre tanta gente è in pena.
Ricordati comunque che chi prende soldi dal popolo DEVE dico DEVE almeno rispondere e dimostrare che sta facendo qualche cosa, poi discutiamo se siamo d'accordo o no.
Impara a fare girare le rotelle, sarebbe forse utile per tutti.
Ti saluto, faccio la penichella poi vado in campo, qualche cosa di utile io lo faccio.