Oltre
200 i bambini accolti a luglio nei nidi
L'unione
informa:
In
attesa di poter riaprire i nidi e le scuole a settembre, i Comuni
dell’Unione Reno Lavino Samoggia, con il supporto del Coordinamento
pedagogico di Unione specializzato nella fascia 0-36 mesi, hanno
messo in campo numerose attività sia per supportare le famiglie
durante la fase più acuta del lockdown sia per fornire un servizio
estivo anche per bambini 9-36 mesi. Per mantenere costante la
relazione con le famiglie, sono stati utilizzati strumenti e
tecnologie informatiche in un percorso continuo di apprendimento e
autoformazione del personale. Ecco in sintesi le azioni più
significative realizzate da marzo 2020:
I
nidi durante il lockdown
Attraverso
le linee condivise dalle coordinatrici pedagogiche dell’Unione, i
servizi educativi dei 5 Comuni hanno attivato con le famiglie un
legame e una relazione a distanza (L.E.A D.) attraverso video, audio,
testi e proposte di gioco per i bambini e le bambine della fascia 0/3
in continuità con il progetto pedagogico del nido, pubblicati anche
nei siti istituzionali; videochiamate individuali o a piccoli gruppi,
rivolte ai bambini e ai loro genitori; colloqui per i genitori;
suggerimenti anche in tema alimentare da parte dei collaboratori e
collaboratrici.
Il
Coordinamento Pedagogico ha mantenuto inoltre su tutti i Comuni
dell’Unione lo sportello di consulenza educativa per i genitori.
Le
scuole dell’infanzia durante il lockdown
È
nato lo sportello pedagogico di emergenza che ha permesso di
rispondere ai bisogni emergenti causati dalla chiusura delle scuole,
realizzando colloqui a distanza sui temi dell'emergenza, della
continuità, delle tecnologie digitali e del rientro a scuola.
Un
opuscolo sui “Giochi casalinghi ai tempi del coronavirus” è
stato messo a disposizione delle/degli insegnanti delle scuole
dell’infanzia dei territori dell’Unione e delle famiglie. Tutti i
docenti delle scuole dell’infanzia hanno inoltre potuto partecipare
a una “formazione a distanza” per approfondire tematiche relative
all’emergenza COVID-19 e a possibili scenari di riambientamento
dopo la crisi, creando un ambiente virtuale per caricare strumenti e
materiali condivisi.
I
progetti di continuità tra nido e scuola dell’infanzia, dalle
commissioni continuità ai colloqui con docenti e famiglie, sono
stati ripensati in modalità “a distanza”.
Apertura
servizi educativi estivi 9-36 mesi
A
seguito dell’emanazione delle linee guida nazionali e
dell’approvazione del protocollo regionale del 15 giugno 2020, il
Coordinamento pedagogico dell’Unione ha redatto un protocollo
per l’apertura di servizi estivi per bambini da 9 a 36 mesi che
riguardava per esempio le modalità di accesso, il lavoro in piccoli
gruppi, l’uso e la pulizia degli spazi, il patto di
corresponsabilità con i genitori; successivamente, ogni Comune ha
potuto declinare un programma specifico di apertura di servizi
educativi locali, sulla base di variabili quali le esigenze espresse
dalle famiglie di quel territorio, gli spazi/strutture disponibili e
il personale a disposizione.
Durante
il periodo estivo nei nidi sono stati accolti 42 bambini a
Zola Predosa, 70 a Casalecchio di Reno, 16 a Monte San
Pietro, 29 a Sasso Marconi, a 47 a Valsamoggia, per
un totale di 204 bambini.
Apertura
centri estivi 3-6 anni
Il
Coordinamento pedagogico dell’Unione ha supportato l’apertura dei
centri estivi per bambini dai 3 ai 6 anni attraverso una specifica
formazione educativa rivolta agli operatori.
“In
questo momento”, sottolinea Roberto Parmeggiani, sindaco
di Sasso Marconi con delega al Welfare e Coordinamento pedagogico in
Unione, “riaprire i servizi ha permesso ai tecnici anche di
sperimentare nuove regole e organizzazioni, di
monitorare e verificare quali requisiti strutturali e organizzativi
possono permettere di garantire un servizio educativo di qualità e
in sicurezza, in previsione della riapertura di settembre
2020.
I
genitori hanno dimostrato una grande collaborazione e disponibilità
ad adattarsi alle nuove regole di contesto; la risposta più
significativa, tuttavia, è stata quella dei bambini che sono
rientrati al nido e hanno messo in atto buone capacità di
ri-ambientamento, nonostante il periodo di isolamento sociale”.
“In
vista di settembre”, sottolinea il presidente dell’Unione e
sindaco di Casalecchio di Reno Massimo Bosso, “ogni
territorio si è attivato per stilare graduatorie
provvisorie per le iscrizioni al nido, ma i genitori non
hanno ancora ricevuto informazioni dettagliate sui tempi e le
modalità dell’ingresso al nido dei loro bambini, perché siamo in
attesa dei protocolli regionali ufficiali che dovrebbero arrivare a
giorni e che ci permetteranno di fare valutazioni puntuali su spazi,
personale, assegnazioni dei bambini ai nidi. Nonostante la
situazione di incertezza, tutti noi, amministratori, funzionari e
pedagogisti, stiamo mettendo in campo tutte le attività
propedeutiche utili per riattivare questi servizi
fondamentali per le famiglie e i bambini, sul piano sociale,
educativo e pedagogico”.
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