mercoledì 3 giugno 2020

Riprendono i lavori al lago di Castel dell’Alpi

Il lago, l’unico di origine naturale dell’Appennino bolognese, si prepara ad accogliere i visitatori per la stagione turistica: una passerella consentirà di attraversare il lato non accessibile tramite il lungolago

Sono iniziati in questi giorni le operazioni di svaso relative al primo lotto, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Renana, per un investimento di 210 mila euro che prevede lo spostamento di più di 6.000 metri cubi di materiale ghiaioso nella fase di prelago. L'area diventerà in questo modo una zona di accumulo, utile per successivi svuotamenti programmati e già finanziati, grazie ad un accordo che coinvolge diversi enti pubblici.
Successivamente, a luglio, inizierà l'intervento di sistemazione delle briglie di monte, che così saranno completamente adattate in modo da rallentare il naturale trasporto di materiali solidi verso il lago. Si prevede inoltre la realizzazione di una passerella in fondo al lago che permetterà di attraversarlo, dando in questo modo continuità a tutti i percorsi che si sviluppano intorno allo specchio d’acqua.
Non solo: un'ulteriore intervento di svaso è previsto dopo l'estate, per non danneggiare la stagione turistica di quella che è tornata negli ultimi anni a essere una delle principali attrazione dell'area. Questo secondo lotto prevede investimenti pari a 340 mila euro.
Hera inoltre ha lavorato per mettere in funzione un nuovo sistema di fognature della zona, che servirà circa 500 abitanti, oltre a un depuratore attivo, a basso consumo energetico: coinvogliando le acque oltre il lago, il depuratore ne garantirà la qualità.

 «La cifra di oltre mezzo milione di euro di investimenti di quest’anno si aggiunge ai lavori fatti a giugno e ottobre 2014, nel settembre 2016 e poi ancora nel 2018,» commenta il sindaco Alessandro Santoni ( nella foto), non nascondendo la sua soddisfazione. «Senza contare che Hera ha investito quasi un milione e mezzo per scongiurare il rischio che gli scarichi sporchino le acque. Si dice sempre che si può fare meglio, ma in questo caso per un comune come il nostro credo sia davvero impensabile».

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