Le riflessioni di Nonna Gegé
Si
racconta che CUPIDO, il Dio dell’amore e del desiderio, abbia
colpito anche in questo tempo particolare.
CUPIDO
non teme guerre, terremoti, pandemie : lui è sempre presente in ogni
situazione e non perde occasione per manifestarsi.
A
Verona, città di Romeo e Giulietta, due giovani ragazzi si sono
innamorati vedendosi per la prima volta in una serata in cui tutti
gli abitanti della loro strada erano in terrazza per un flash mob.
Bandiere
d’Italia erano appese ai balconi e tutti, dopo avere cantato l’inno
nazionale, hanno cominciato a suonare strumenti vari, perfino nonne
con bambini si sono improvvisati musicisti battendo padelle con
mestoli di legno.
Due
sorelle partecipavano a questo evento e una delle due con passione
prese a suonare il suo violino andando lontano con la mente, ma la
musica struggente richiamò l’attenzione di un ragazzo che si trovò
perduto nello sguardo della sorella.
Si
guardarono a lungo e alla fine, urlando, si scambiarono i loro numeri
telefonici.
Iniziò
così una intensa quotidiana comunicazione, scoprirono che entrambi
erano nati e cresciuti nella stessa strada ma non si erano mai
incontrati.
Dal
terrazzo ogni giorno si salutano e si lanciano baci, cominciano a
fare progetti.
Nasce
un amore platonico ma presto subentra un forte desiderio, un
DESIDERIO così forte di appartenersi che li spaventa, mai prima
avevano conosciuto quella sensazione.
Il
finale di questa storia non la conosceremo mai, sappiamo però che
l’AMORE non attende tempi migliori, quando si presenta bisogna
viverlo al meglio e in queste lunghe giornate è la miglior terapia
per il nostro spirito.
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