Il
Comitato Regionale degli Utenti Ferroviari dell’Emilia Romagna
comunica:
Martedì
21 aprile si è tenuta la videoconferenza indetta per cominciare ad
affrontare i temi connessi al trasporto ferroviario collettivo in
vista della riapertura delle attività produttive a partire dalla
sanificazione del materiale rotabile, la gestione delle tariffe e
degli abbonamenti non goduti e l’informazione agli utenti. La
Regione sta studiando diverse strategie per affrontare gli scenari
che potranno realizzarsi in base alle scelte che verranno prese dalla
conferenza Stato/Regioni. Dovranno essere scritte delle linee guida,
in collaborazione con le aziende ferroviarie e sanitarie, che
garantiscano un viaggio in sicurezza dal momento in cui l’utente
accede alle stazioni fino al suo arrivo a destinazione come ad
esempio: l’accesso in stazione e ai treni, l’utilizzo dei
dispositivi di protezione (che dovranno necessariamente essere messi
a disposizione dei cittadini anche utilizzando la grande
distribuzione), la sanificazione delle porte, delle carrozze e dei
servizi igienici, i sistemi di riscaldamento, ricircolo dell’aria,
climatizzazione ecc. Sarà necessario un nuovo approccio culturale
per garantire la salute pubblica a partire dalla gestione degli orari
di lavoro delle aziende sul territorio che potrebbero essere
ricalibrate e diventare più flessibili per evitare eccessive
affluenze di lavoratori negli orari di punta così come gli orari
scolastici con turni spostati anche al pomeriggio. Su questo tema
sarà attivato un confronto con tutti i gli amministratori pubblici,
i sindaci e le associazioni dei datori di lavoro, i sindacati e gli
assessorati competenti. Nel periodo di massima emergenza la Regione
E.R. e Trenitalia Tper hanno comunque garantito la circolazione di
una percentuale di treni non inferiore al 50% a fronte di una
riduzione massiccia di viaggiatori che, generalmente, ha permesso di
garantire un sufficiente rispetto delle norme sanitarie in materia di
distanziamenti anti-contagio. La riapertura graduale delle attività
produttive dovrebbe aiutare ad applicare le nuove norme che saranno
definite a breve a livello nazionale per garantire un trasporto
ferroviario sicuro. La Regione ha chiesto al Governo la costituzione
di un fondo straordinario per garantire alle aziende i mancati
introiti e poter individuare eventuali rimborsi ed indennizzi o
soluzioni alternative per gli studenti e per tutti coloro che non
hanno potuto utilizzare gli abbonamenti acquistati.
I
Comitati e le Associazioni hanno confermato la propria disponibilità
a collaborare per risolvere tutte le problematiche a partire dal
contributo importante fornito da tutte le segnalazioni ricevute in
questi mesi ma è necessario che sia predisposto un protocollo chiaro
e ampiamente diffuso tra gli utenti (attraverso i massmedia e i
canali di comunicazione dei comitati e associazioni), che comprenda
regole certe di comportamento da osservare durante tutte le fasi
degli spostamenti sui mezzi di trasporto collettivo a partire ad
esempio dalle modalità di accesso ai treni o l’utilizzo dei
dispositivi di protezione individuale per garantire utenti e
personale viaggiante evitando quei fenomeni di incertezza e
confusione che potrebbero creare inutili tensioni tra i viaggiatori e
facilitare coloro che dovranno vigilare sulla correttezza dei
reciproci comportamenti. Serviranno nuove soluzioni che evitino
sovraffollamenti, rimodulazione degli orari dei treni e garanzie in
materia di sanificazione, igienizzazione dei treni e del ricircolo
dell’aria condizionata/climatizzata. Per questo motivo riteniamo di
buon auspicio l’impegno dell’Assessore Corsini a garantire
continui confronti con i comitati dei pendolari, le associazioni dei
consumatori, Trenitalia Tper, Regione e Fer che saranno sicuramente
propedeutici alla gestione efficace della cosiddetta “fase 2”.
Vergato,
23 aprile 2020
Valerio
Giusti - Presidente Crufer
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