Erano
ben in 240 nella sala dell'asilo parrocchiale al pranzo comunitario
finalizzato a raccogliere fondi ' da destinare al rifacimento del
tetto dell'abside della chiesa di Pontecchio Marconi. Al 'buon
appetito' è seguita la tacita promessa di continuare ad operare fino
a che il traguardo non sarà raggiunto. La bella e attiva comunità
parrocchiale di Pontecchio ha trovato così nell'allarme per un
possibile forte danneggiamento al proprio edificio religioso una
nuova prova di compattezza e di determinazione.
L'intervento
richiede alcune decine di migliaia di euro e 'raggranellare' tale
somma prevederà diverse iniziative, ma i parrocchiani non sono
scoraggiati perchè ormai avvezzi ad affrontare sfide impegnative,
quasi proibitive; la costruzione di un nuovo asilo parrocchiale,
servizio oggi irrinunciabile per la comunità e indispensabile tanto
che lo stesso Comune partecipa alla gestione con una convenzione
onerosa, ne è stato l'esempio più significativo. Poi il restauro
della chiesa, la realizzazione del centro sportivo per i ragazzi
sono stati altri interventi molto onerosi, sempre affrontati dalla
comunità unita sotto la guida prima del compianto don Tonino, poi
dell'attuale parroco don Massimo.
Un pranzo con 240 persone ?????? Alla faccia del coronavirus !!!
RispondiEliminaE ammazzacaffè a base di coronavirus!
RispondiEliminaBravi!
Capisco tutto .
RispondiEliminaGiusto fare anche queste cene per ristrutturare la chiesa.
Ma 240 persone dentro ad una saletta in questo momento vi sembra il caso?
Se le persone non debbono stare vicine .almeno un metro di distanza come da procedura.tutte le sale chiuse .centri chiusi ecc...
Perché permettere queste cene?
Le ordinanze regionali valgono per tutti .
Agli anonimi che giustamente sono preoccupati per l'affollamento di persone a un pranzo, voglio chiarire che il pranzo è stato fatto alcune settimane fa, quando ancora del Coronavirus non se ne parlava nemmeno.
RispondiEliminaPurtroppo ora queste iniziative sono sospese, come le serate di briscola del venerdì e non sappiamo quando si potranno riprendere.
Queste cose sono state interrotte non appena la bruttissima esperienza che sta travolgendo le nostre abitudini si è palesata.
Speriamo di lasciarcela presto alle spalle.