Il
centro si candida a diventare una cittadella innovativa nel campo
della ricerca sulla fusione nucleare applicata alla medicina
Ingegneri,
chimici, matematici, fisici: un pool di esperti, soprattutto in
materie scientifiche, sono attesi nel nuovo centro Enea del Brasimone
che già dal prossimo anno ospiterà diversi progetti. Come ad
esempio “Sorgentina RF”, che prevede lo sviluppo di un
macchinario per la produzione dei cosiddetti radiofarmaci, sempre più
richiesti sul mercato e destinati alla diagnosi e alla terapia dei
tumori. O come nIORT, un’apparecchiatura mobile in grado di rendere
fino a 20 volte più efficace la radioterapia. O ancora come
“Exadrone” del gruppo bolognese Metaproject che permetterà di
sviluppare un drone evoluto a scopo di monitoraggio delle
infrastrutture.
Il
centro si candida a diventare una cittadella innovativa nel campo
della ricerca sulla fusione nucleare applicata alla medicina: è
quanto emerso questo pomeriggio nel corso dell’incontro, aperto
alla cittadinanza, per presentare le proposte attuative del
protocollo d’intesa siglato tra Enea, Regione Emilia Romagna e
Regione Toscana lo scorso gennaio.
Tra
gli intervenuti i dirigenti Enea Marco Citterio e Aldo Pizzuto,
Massimo Dominici dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il
responsabile Divisione Ingegneria Sperimentale Enea Mariano
Tarantino, il direttore scientifico di Insubria Center Maurizio
Martellini, il dirigente della Regione Silvano Bertini, che ha
illustrato le opportunità dei nuovi bandi regionali. A seguire,
moderata dal giornalista Lorenzo Monaco, la tavola rotonda alla quale
hanno preso parte i sindaci di Camugnano, Marco Masinara, di
Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri, Nicola Forgione
dell’Università di Pisa, Sandro Manservisi dell’Università di
Bologna e Gianluca Benamati, deputato vicepresidente della
Commissione Attività produttive.
I
progetti, alcuni dei quali già in fase operativa, avranno un
significativo impatto occupazionale e socioeconomico a fronte di
investimenti fino a 100 milioni di euro nel periodo 2018-2025, con un
sensibile aumento di nuovi posti di lavoro diretti e nell’indotto
dell’area. Ma proprio su questo punto Manservisi ha lanciato
un monito: “Dalla montagna arrivano pochi iscritti a Ingegneria
nella nostra università, ed è un peccato perchè Enea ha messo a
disposizione borse di studio e di ricerca per i neolaureati, con la
possibilità di assunzioni per operare nel centro del Brasimone. C’è
carenza di personale specializzato: mancano fisici, matematici,
ingegneri”.
Sul
rilancio dei territori coinvolti, colpiti negli ultimi anni da uno
spopolamento sempre più crescente, il sindaco di Castiglione ha
sottolineato come “non siamo a chiedere assistenzialismo ma
prospettive e possibilità, perchè come cittadini e istituzioni
siamo pronti a coglierle”. Dichiarazioni condivise anche dal primo
cittadino di Camugnano che vede nel rilancio del centro Enea una
possibilità concreta per attrarre nuove risorse sul territorio.
Le
conclusioni sono state affidate all’Assessore regionale alle
Attività Produttive Palma Costi: “La Regione ha creduto da subito
nel valore del Brasimone - ha dichiarato- vogliamo anche
rovesciare un paradigma, la narrazione della montagna troppo spesso
negativa. Abbiamo deciso che invece la montagna può ospitare
funzioni di altissimo valore come quelle svolte da Enea, una vera
eccellenza nel network mondiale della ricerca”. (BOLOGNA TODAY)
Lasciate perdere queste minchiate, il luogo non è idoneo per queste attività.
RispondiEliminaBuonasera Direttore,
RispondiEliminapossibile che nelle bacheche non ci possa essere pìù nulla? Neppure una scritta come W LA DEMOCRAZIA? O qualcosa di simile? Neanche un conto alla rovescia da aggiornare ogni giorno -6,-5,-4... un hashtag #arianuova o #loscossone..
Inoltre è curioso vedere un volantino di propaganda elettorale nella bacheca di INFOSASSO in piazza, domani alle 7 probabilmente verrà rimosso ma oggi lo hanno notato in tanti..