martedì 8 gennaio 2019

Vergato. Cosa farà Giovanni Zavorri ?

Siamo alla vigilia di una verifica elettorale per il rinnovo di amministrazioni comunali che qualche osservatore giudica epocali per i possibili sconvolgimenti che potrebbero avvenire, dovuti alle note difficoltà del Pd, fino ad ora dominatore incontrastato e incontrastabile nelle preferenze dell'elettorato. Molti sono i movimenti in corso che rendono sempre più interessante il dialogo politico fino ad ora assopito per la staticità garantita dagli equilibri dei partiti stabilizzati nel tempo. 
A Vergato c'è molta attesa per ciò che farà Giovanni Zavorri, ex componente della giunta comunale di sinistra che, in aperto dissenso con scelte di maggioranza, ha manifestato il suo disagio tanto da spingere il Sindaco a revocargli le deleghe. 
C'è ora chi parla di una sua lista in campo, con riferimento a Leu e tale possibilità pare prendere corpo nella sua comunicazione augurale per il nuovo anno indirizzata ai concittadini e uscita su un social.

In tale comunicazione risaltano alcuni passaggi che fanno pensare più a un programma elettorale che a semplici auguri. Fra l'altro, si legge infatti:

“Dal punto di vista politico l’augurio è che dalle elezioni di maggio 2019 esca una compagine che non pensi solo in grande, ma sappia anche porre attenzione a quelle cose destinate a migliorare la vita quotidiana dei Cittadini di ogni età.
Sarebbe inoltre auspicabile poter dare il voto ad un programma che preveda un nuovo approccio alla cura dell’immagine del Paese ponendosi l’obiettivo a fare perdere a Vergato quel senso di grigiore e decadenza dovuto ad una quasi nulla attenzione per le manutenzioni, nonché per l’estetica del bello e del colore.
Ritengo sia anche necessario un nuovo approccio nei rapporti con i Comuni confinanti che vada nel senso di attenuare quel senso di diffidenza e avversione che accomuna tutti i Paesi vicini e porta Vergato a trovarsi in una situazione di sostanziale isolamento che si riverbera negativamente in situazioni importanti tipo la gestione della sanità nel Medio Appennino bolognese. Tale stato d’animo contribuisce a non fare avere a Vergato quella funzione di soggetto e luogo attrattore/catalizzatore di tutta una serie di Comunità vicine che dovrebbero vedere in Vergato il naturale punto di riferimento non solo per gli acquisti, ma anche per la gestione delle vicende politiche del territorio.
Infine, ma non meno importante, è la visione di un diverso futuro dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese che, con il progressivo inserimento di nuovi Comuni, ora cerca di mettere insieme esigenze troppo diverse e un numero di soggetti troppo grande per potere prendere decisioni che diano un effettivo vantaggio al territorio. Ne consegue che il risultato, al di là di alcune valide individualità, non è soddisfacente per Vergato e per il Medio Reno per cui sposerei un programma che vada nel senso di creare un’Unione limitata e quattro/cinque Comuni limitrofi o, ancor meglio, preveda la fusione di due/tre Comuni che hanno affinità territoriali e di obiettivi, per programmare un futuro stabilmente insieme.
Questi impegni, a mio parere, basterebbero a dare motivo per mettere la croce sul simbolo della lista, se poi volesse impegnarsi per altre cose che fino ad oggi Vergato non ha avuto, sarebbe un motivo ulteriore per preferirla ad altre.
Capisco che la politica è pesante e a volte urticante, quindi grazie per avere avuto la pazienza di leggere queste righe, mi piace pensare che anche per voi vale la frase “Vergato Paese amato”.
Le decisioni sulle prossime discese in pista per la corsa alla guida amministrativa dei comuni non potranno tardare ancora molto".
Marco, che ha segnalato la pagina di Zavorri, ha voluto lasciare un commento che riportiamo:
Zavorri: “Consigliere Comunale di maggioranza nel mandato Focci 2009-2014. Consigliere Comunale e Assessore nel mandato Gnudi 2014-2018. A quanti provvedimenti ha votato "contrario"  in questi periodi? Prossima fermata? Vergato Paese Amato a me ricorda il passato. Vergato paese da impalcare e restaurare sarebbe un bel simbolo per una lista civica che crede nel suo risorgimento”.  
(continua)

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