Riceviamo:
«Dalle
promesse, ai fatti. La Lega ha promesso che una volta arrivata al
governo avrebbe investito sulla sicurezza e ora arriviamo ad un
provvedimento che andrà a consentire di investimenti importanti
risorse in materia di videosorveglianza. Se Bologna e la sua
provincia sapranno mettere a frutto i finanziamenti ottenuti, potremo
dare un senso ad un’azione di presidio del nostro territorio che
finora è mancata», annuncia il deputato leghista, Carlo Piastra,
che anticipa anche alcuni dei contenuti relativi alla graduatoria per
l’accesso ai finanziamenti del decreto sicurezza, ovvero al decreto
recante “disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”.
Graduatoria pubblicata pochi giorni fa dagli uffici del Ministro
degli Interni, di Matteo Salvini. Per Bologna città metropolitana ci
sono ci sono a disposizione 500mila euro, su di un progetto di
videosorveglianza del valore complessivo di 1 milione e 100mila euro.
«Questo significa – dice Piastra – che è stato riconosciuto un
co-finanziamento pari al 45% dell’opera. Ma nella graduatoria ci
sono altri punti sensibili per il territorio bolognese: per esempio,
Granarolo nell’Emilia (40mila euro di finanziamento a fronte di un
investimento di 80mila), Castenaso (che ha visto riconosciuto un
co-finanziamento del 50% per un progetto di 35mila euro) e San
Lazzaro di Savena (8mila euro riconosciuti per una spesa complessiva
di 17mila e 500)». Finanziamenti anche per Ozzano, Alto Reno Terme e
Monterenzio. In totale, sono stati assegnati complessivamente 37
milioni di euro a 428 comuni italiani, per il potenziamento della
rete di telecamere. Premiati i progetti più innovativi e organici,
«ed il fatto che diverse realtà bolognesi abbiano avuto accesso al
fondo denota che quando esiste una collaborazione tra il governo e le
realtà locali i risultati arrivano – sottolinea Piastra – anche
e soprattutto sul versante della sicurezza dei cittadini».
E a Sasso Marconi nulla? Non ha partecipato al bando?
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