La Chiesa di San Pietro a La Scola |
Il
borgo medievale di La Scola, autentico gioiello del nostro Appennino,
si è ulteriormente arricchito di una opera d'arte, frutto dell'estro
artistico del professor Gian Paolo Roffi. Si tratta di una suggestiva
Via Crucis, composta di 14 formelle e posta nell'oratorio di San
Pietro, al centro del Borgo, che già custodisce una magnifica Pala
seicentesca, recentemente restaurata.
Gian Paolo Roffi e Silvia Rossi |
Grazie
alla sensibilità e all'attivismo dell'associazione culturale
Sculca, di cui Roffi fa parte, il Borgo ha ripreso vita e splendore
poiché vi sono stati apportati molti interventi restaurativi che ne
sottolineano la storicità e la preziosità fino a dargli quasi un
alone di magia. Gian Paolo Roffi, giunto nel borgo molti anni fa, fu
talmente preso dal fascino di La Scola da volervi trasferire la sua
residenza estiva.
L'anno scorso notò, assieme all'amico Pietro, la
mancanza nella chiesetta di una Via Crucis, nonostante vi fossero i
chiodi sulla parete che ne testimoniavano una antica presenza per cui
decise di realizzarne una da donare alla bella chiesa.
Roffi e tre delle formelle |
Le 14 formelle
portano ciascuna vecchi caratteri tipografici in legno che alludono
al mistero di quanto viene rappresentato, e un simbolo che, tramite
diversi oggetti, dà una rappresentazione dei 14 momenti del
percorso: rametti di ulivo nella preghiera del Getsemani ( I ); la
fune della cattura ( II ); i rotoli della Torah ( con le pagine del
Deuteronomio contro i falsi profeti) nel giudizio del Sinedrio ( III
); lo specchio in cui ognuno può riconoscersi nel rinnegamento di
Pietro (IV ); la sferza della flagellazione romana (V); un foglio
bianco che rappresenta la condanna priva di ogni motivazione ( VI );
le spine della corona (VII) espresse con un filo spinato, riferimento
ai campi di concentramento; una croce trascinata sul calvario ( VIII
); la porta di Gerusalemme dove avviene l'incontro con il Cireneo (IX
); una maschera di dolore per l'incontro con la Veronica ( X ); i
chiodi della crocefissione (XI ); il lino della tunica tirata a sorte
con i dadi ( XII ); il volto di Gesù morente (XIII ). Nell'ultima
stazione , la XIV, vi è un uovo racchiuso in una pagina
indecifrabile come il corpo nel sepolcro avvolto dal mistero, ma
destinato a rinascere. Questa rinascita è simboleggiata anche dalle
13 piccole uova che sovrastano ogni formella, mentre l'ultima è
sormontata da una croce a forma di Tau, ultima lettera dell'alfabeto
ebraico che rappresentava il compimento della parola rivelata.
E'
quindi un'opera ricca di significato e leggibile anche in chiave
attuale come nei riferimenti agli specchi in cui ciascuno di noi può
vedersi, perchè anche lui può sentirsi un rinnegatore, ma anche uno
che soccorre chi soffre.
All'inaugurazione
dell'opera, cui era presente per il Comune di Grizzana l'assessore
Raffaele Nanni, la Presidente del Consiglio Regionale, Simonetta
Saliera, ha sottolineato che da grande innamorata de La Scola, si è
adoperata perchè le tante iniziative nate per recuperare e
valorizzare il borgo potessero attuarsi, e ha ringraziato l'artista
per ciò che ha fatto. Roffi ha spiegato che l'idea conduttrice
dell'opera è quella della poesia visiva' che mette insieme immagine
e linguaggio. Per l'installazione di questa opera è stato pubblicato
anche un volumetto che riporta per ogni formella una breve
spiegazione e una poesia che accompagna l'immagine.
La presidente Simonetta Saliera con Roffi |
La
presidente dell'associazione La Sculca, Silvia Rossi, si è detta
profondamente soddisfatta di questo arricchimento artistico, ha
ringraziato quanti lo hanno reso possibile: in particolare l'artista,
la presidente Saliera, il Comune di Grizzana e i volontari che hanno
prestato il loro lavoro. “ Questo è un anno felicissimo, per
l'interessamento che abbiamo avuto dalle autorità”, ha detto. “Ciò
ci inorgoglisce e ci incoraggia. Questa nuova opera ben si colloca in
un contesto antico e prestigioso, in una chiesetta che è l'unica
ancora consacrata nel borgo e che conserva una pala del '600 appena
restaurata. Stagione quindi da incorniciare e da ricordare, anche se
non è finita. Ci sarà presto la presentazione di un libro, la festa
dei bambini e stiamo valutando l'avvio dei lavori per il restauro
della seconda meridiana presente nel borgo, per cui disponiamo già
delle risorse necessarie”
L'incontro
si è concluso con la premiazione dei vincitori del Concorso
Fotografico 'La mia Scola' che ha visto classificarsi primo Nicola
Brini, secondo Cristian Busi e terzo Alessandro Bertocchi.
Da sin. Alessandro Bertocchi, l'assessore Nanni, Nicola Brini, Simonetta Saliera e Silvia Rossi con le foto premiate |
Grazie a Francesco Fabbriani per l'attenzione con cui segue l'attività dell'Associazione Sculca nella valorizzazione del Borgo La Scola.
RispondiEliminaGian Paolo Roffi