venerdì 31 agosto 2018

Vergato: 20 mila euro di tagli alle tasse sulle mense scolastiche

Il Comune ha deciso infatti di destinare 20 mila euro del proprio bilancio alla riduzione dei costi sostenuti dalle famiglie per le mense scolastiche

L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa:

L’anno scolastico 2018-2019 si apre a Vergato con una buona notizia per i genitori degli studenti delle scuole cittadine: sono previsti tagli pari a 20 mila euro ai costi sostenuti dalle famiglie che usufruiscono del servizio di mensa scolastica, residenti nel comune di Vergato.
A partire da settembre infatti entrerà in vigore la rimodulazione del sistema tariffario del servizio mensa scolastica e a fronte di un leggero aumento dei costi per il singolo pasto, verrà completamente eliminata la quota fissa di iscrizione annuale, che veniva pagata ogni tre mesi indipendentemente dall’effettiva fruizione del servizio. Ovviamente rimarrà valido il principio della progressività della contribuzione sulla base della dichiarazione ISEE di ciascuna famiglia, per cui i risparmi potranno variare a seconda del reddito familiare.
Il sindaco di Vergato, Massimo Gnudi, spiega che “Grazie a questo provvedimento saranno pagati solo i pasti effettivamente consumati, senza costi fissi, o di iscrizione, con risparmi evidenti. Ci è sembrato un segnale importante da dare alle famiglie”.
Da un punto di vista operativo, poi, i pagamenti possono contare sulla semplificazione messa in atto grazie agli uffici dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e agli investimenti fatti sul fronte dell’informatizzazione: i genitori devono semplicemente ricaricare online un conto prepagato, dal quale viene via via detratto il costo dei pasti effettivamente consumati.
Da marzo 2018 tali ricariche - che avvengono secondo quanto previsto dalla normativa nazionale tramite la piattaforma PagoPa e possono essere fatte con bonifico online o carta di credito - non prevedono alcun costo di commissione bancaria, perché se ne fa carico l’ente.


1 commento:

  1. forse perchè non riescono a ricevere quanto dovuto e i costi per pratiche di ingiunzione di pagamento sono sproporzionate a quanto il contribuente avrebbe dovuto versare che hanno fatto questo cambio di rotta?

    aggiungendo che poi all'ingiunzione seguirebbe il pignoramento (altri costi per il Comune) di beni incerti qualora chi non paga lo fa perchè non ha neanche gli occhi per piangere?

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