Il
Comune di San Benedetto Val di Sambro decide di impegnarsi in prima
linea per contrastare lo spopolamento della montagna bolognese: oltre
alle politiche per la famiglia già attivate l’ente aderisce alla
rete “Comuni amici della famiglia”
Dall'Unione
dei Comuni dell'Appennino Bolognese:
Con
una delibera approvata all’unanimità da maggioranza e opposizione
durante il Consiglio Comunale del 24 luglio scorso il Comune di
San Benedetto Val di Sambro ha deciso di aderite al network “Comuni
amici della famiglia”, primo
comune della Città Metropolitana di Bologna e secondo
dell’Emilia-Romagna dopo Cervia, con l’obiettivo di favorire
politiche si sostegno alla famiglia e condividere informazioni e
buone pratiche in questo settore. Il modello nasce dall’esperienza
della Provincia di Trento e mira ad attivare a livello nazionale un
laboratorio sulle politiche familiari per sperimentare nuovi modelli
di welfare generativo.
L’obiettivo
non è quello di incentivare la logica assistenzialistica a sostegno
delle famiglie in difficoltà, per le quali rimangono strumenti
pensati ad hoc, quanto piuttosto accompagnare le famiglie in un’epoca
di forte inquietudine nei confronti del futuro con investimenti e
soprattutto politiche dedicate. Aderire alla rete vuol dire
infatti collaborare con le altre realtà istituzionali per
individuare le scelte amministrative che possono contribuire al
benessere delle famiglie nel medio e lungo periodo.
Alcune
di queste politiche sono già state sperimentate con successo. Il
Comune di San Benedetto per esempio insieme agli altri comuni
dell’Unione dell’Appennino bolognese ha già potenziato gli
sportelli sociali per sviluppare un ambiente ideale per la
crescita dei figli, avviando politiche socio-sanitarie che supportino
per esempio le esigenze delle famiglie che accudiscono persone
anziane.
“La
denatalità si è acuita negli dal 2010 in poi. Siamo arrivati a
tassi di natalità in calo del 25- 30% rispetto agli anni che hanno
preceduto la crisi, e che già erano bassi” commenta il sindaco
di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni. “Tale
fenomeno, se non adeguatamente arginato, può provocare
l’impoverimento del territorio ed il fisiologico invecchiamento
della popolazione. In attesa
di politiche nazionali univoche, il Comune di San Benedetto Val di
Sambro ha deciso di dare il proprio contributo aderendo
ad una rete di comuni che provano a contrastare tale tendenza. Se la
famiglia sta bene, sta bene la società. A livello regionale
ci sono state esperienze positive come il contributo
rivolto alle famiglie per l’abbattimento dei costi dei centri
estivi: a San Benedetto hanno partecipato circa 60 bambini
e parte dei costi saranno rimborsati,” continua
il primo cittadino di San Benedetto: “Altro servizio
molto apprezzato dalle famiglie è quello del servizio di trasporto
scolastico, radicato e capillare in tutte le frazioni, servizio
comunque molto costoso per il comune che si fa carico dell’80% del
costo relativo. Ma oltre al
consolidamento di tali azioni, allo studio per il prossimo futuro ci
sono poi agevolazioni tariffarie ed altre iniziative da sviluppare
con operatori privati che, assieme al comune, dovessero decidere di
porre attenzione a questo tema di fondamentale importanza per la
nostra società e per l’Appennino in particolar modo”.
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