Lai-momo
informa:
Si
è svolta a Bologna la Cerimonia
di consegna degli attestati che
ha concluso il primo ciclo di corsi di formazione realizzati
all’interno del progetto “Creazione di lavoro e sviluppo
sostenibile di micro-imprese" realizzato da ITC-Ethical
Fashion Initiative
e coop. Lai-momo
.
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i richiedenti asilo coinvolti roveenienti da Mali, Pakistan, Senegal,
Burkina Faso, Liberia, Guinea, Costa d’Avorio, Nigeria, Camerun -
che hanno completato il percorso, per un totale di 888 ore di
formazione tra teoria e pratica. Un gruppo ha completato la
formazione per 'operatori di pelletteria' e sartoria, un altro quella
per Operatori amministrativi di piccola impresa, per un totale di 888
ore di formazione tra teoria e pratica.
Alla
cerimonia di consegna degli attestati di fine corso erano presenti
rappresentanti delle istituzioni, della formazione professionale,
imprese e banche.
Bianca
Lubreto ( nella foto) , Capo di Gabinetto della Prefettura di Bologna, ha aperto la
cerimonia affermando: “Spero che questa sia la tappa di un
percorso che porti i corsisti a realizzare il loro sogno di
integrazione”. Andrea Marchesini Reggiani, Presidente di
Lai-momo, ha poi presentato il progetto, spiegando che per alcuni dei
corsisti sono in fase di attivazione tirocini formativi in imprese
del territorio. In seguito, ogni studente ha ricevuto il proprio
attestato dalle mani di Monica Biondi, consigliera di Centergross,
Enrico Grandini di Banca Prossima, Oriella Zerbini di Emil Banca,
Giacomo Sarti di CEFAL e la stessa Lubreto. Omer B., uno dei
“neodiplomati”, ha affermato: “Oggi possiamo dirvi che siamo
in grado di capire il funzionamento di una piccola impresa. Sarebbe
bello che questa formazione fosse aperta a tutti.” “Vogliamo
ringraziare soprattutto il popolo italiano per la sua accoglienza
- ha aggiunto Diawara M. - perché noi migranti sappiamo che non è
facile accogliere chi non si conosce.”
Il
progetto “Creazione di lavoro e sviluppo sostenibile di
micro-imprese attraverso la gestione delle catene di valore di moda
etica, lifestyle e design di interni in Burkina Faso e Mali”
prosegue con la seconda edizione di corsi, che formeranno 250
migranti fino al 2020.
Speriamo che gli organizzatori del progetto si siano informati che, fra i richiedenti asilo, non ci siano trafficanti di droga, di organi umani, cannibali e selvaggi di ogni specie !
RispondiEliminaTroveranno lavoro presto
RispondiEliminahttp://www.today.it/economia/centri-impiego-lavoro-disoccupazione.html#_ga=2.261858893.1763263974.1525519546-802057574.1525201597
SICURAMENTE TROVERANNO LAVORO.
RispondiEliminaSicuramente prima di qualche povero italiano con famiglia disoccupato e che non può permettersi le belle scarpette e smartphone dei ragazzotti falsi profughi!
Traditori dell'Italia a chi ha permesso tutto ciò.