lunedì 19 marzo 2018

Rigenerare spazi pubblici per promuovere la cultura: aperto un bando del Comune di Castiglione dei Pepoli

Il Comune di Castiglione dei Pepoli concede spazi di sua proprietà ad associazioni senza scopi di lucro per la promozione turistica, per iniziative culturali legate a teatro e fumetto e per la valorizzazione della tradizione musicale

Riceviamo:

Il Comune di Castiglione dei Pepoli concederà per cinque anni (rinnovabili per altri cinque) spazi pubblici da rigenerare per i creare punti di aggregazione sociale, luoghi in cui realizzare laboratori ed attività della cultura popolare.
Gli spazi in questione sono tre: il rifugio dell’Abetina, per il quale il bando è già stato pubblicato e scadrà il 16 marzo, l’ex centro Arcobaleno e l’ex-sede della Croce Rossa.
Il rifugio Ranuzzi-Segni dell’Abetina è di proprietà della Promontibus et Sylvys e preso in concessione dal comune. Negli ultimi anni è stato poco utilizzato, mentre potrebbe diventare il fulcro di di attività legate alla cultura dell’ambiente e dell’escursionismo, soprattutto per la sua posizione strategica sulla Via della Lana e della Seta che si candida a diventare un prodotto turistico molto apprezzato dagli appassionati di trekking.
L’ex-centro Arcobaleno, presso l’Istituto comprensivo castiglionese, ospitava il centro diurno per disabili, recentemente trasferito nella nuova struttura polifunzionale. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale si candida perfettamente ad ospitare una scuola di musica popolare. Il territorio di Castiglione e dintorni infatti è ricco di tradizioni musicali che meritano di essere valorizzate e tramandate. Qui le associazioni che operano sul territorio potrebbero trovare una sede stabile e promuovere momenti formativi, spettacoli, corsi di musica per giovani e meno giovani.
Il terzo spazio, infine, fino a poco tempo da era occupato dalla Croce Rossa, trasferita anch’essa di recente in una nuova sede: si tratta di una parte dello stabile che prossimamente ospiterà il teatro polivalente. Qui l’idea del Comune è quella di dar vita ad una scuola che promuova il teatro, e quindi la recitazione, la dizione, la creazione di sceneggiature, ma anche le arti figurative più vicine ai giovani come per esempio il fumetto. Insomma una vera e propria ‘fucina’ artistica che produca nuove offerte culturali e che si sposi con il vicino teatro, in modo da vitalizzare il contesto e produrre contenuti da condividere.
Il nostro obiettivo” spiega il sindaco Maurizio Fabbriè quello di potenziare l’offerta culturale: non solo in termini di fruizione, ma anche di produzione di contenuti e formazione professionale, con un occhio di riguardo rivolto ai giovani”. L’idea è semplice: il Comune mette a disposizione di associazioni senza fini di lucro locali pubblici in concessione gratuita, chiedendo in cambio che vengano rigenerati sia dal punto di vista strutturale sia, soprattutto, dal punto di vista delle attività e della socialità, per diventare centri di promozione culturale del paese e di tutto l’Appennino. “Vogliamo diventare un punto di riferimento culturale dell’Appennino e questo lo si fa non solo organizzando eventi ma soprattutto mettendo in condizione i cittadini di farlo autonomamente. Il nostro può diventare un esempio virtuoso da mettere in pratica in altri settori e in altri territori” conclude il primo cittadino.

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