Proposte
di Giulia Gibertoni riguardo sulla nuova legge regionale in materia
di sviluppo del settore musicale. Approvato un ordine del giorno che
chiedeva il riconoscimento
della musicoterapia come attività psico-pedagogica.
Spazi
ad hoc per gli eventi musicali in ogni città, laboratori
musicali per tutti e aperti a tutti, riconoscimento
della musicoterapia come attività psico-pedagogica. Sono
queste alcune proposte avanzate da Giulia Gibertoni riguardo alla
nuova legge regionale sullo sviluppo del settore musicale approvata
nei giorni scorsi dall’Assemblea Legislativa. Proposte che hanno
parzialmente trovato anche il consenso della maggioranza con
l’approvazione di un ordine del giorno. “Crediamo che sia
necessario slegare il concetto della diffusione della cultura
musicale da quello delle scuole e delle fasce di età – spiega
Giulia Gibertoni – L’insegnamento della musica, e in più
generale l’educazione musicale, non può essere ristretta ad una
fascia d’età particolare piuttosto che un’altra. Ecco perché
serve un’azione di sistema per insegnare la musica e le
istituzioni, che ad oggi fanno ben poco, possono fare un passo
importante verso questo spostamento di orizzonte che è soprattutto
culturale”. Tra le proposte avanzate da Giulia Gibertoni c’è
quella del riconoscimento della musicoterapia che ha
trovato l’accoglimento di tutta l’Assemblea Legislativa
attraverso l’approvazione di un ordine del giorno. “In Italia
rientra tra le attività professionali non regolamentate, è
riconosciuta nella pratica clinica, ma non dal punto di vista
giuridico – spiega Giulia
Gibertoni – Tuttavia, anche mancando un
inquadramento normativo specifico, le scuole di formazione in materia
sono proliferate negli ultimi anni ma spesso senza garanzie per
iscritti e pazienti. Per questo abbiamo deciso di presentare un
ordine del giorno per porre le basi per una regolamentazione
regionale di una nuova qualifica professionale e il suo accoglimento
non può che soddisfarci particolarmente”. Un’altra proposta è
stata quella che riguarda gli spazi dove fare e poter fruire della
musica dal vivo per i grandi eventi. “La promozione della cultura
musicale deve trovare nuovi spazi all’interno delle nostre città.
Spazi che oggi non sono per nulla scontati, che magari vengono
utilizzati per eventi spot ma che poi vengono abbandonati a se stessi
subito dopo la fine di quell’evento – aggiunge Giulia Gibertoni –
Ecco perché a nostro avviso la Regione, coinvolgendo soprattutto i
Comuni, dovrebbe pensare ad individuare e adibire aree per
manifestazioni musicali, aree con spazi polivalenti progettate
appositamente per la musica e lo spettacolo, dotate degli elementi
minimi indispensabili per la realizzazione di questi eventi,
evitando, quando si tratta di grandi manifestazioni, di impattare sui
centri storici o sull’ambiente, mentre piccoli eventi non
impattanti potrebbero animare più regolarmente anche i nostri spazi
verdi e arricchire un’offerta culturale poco o per nulla diffusa
nei quartieri o nei parchi. Un’azione che potrebbe agire da volano
anche sotto l’aspetto turistico, come dimostrano molti casi in
diverse città europee e non. Non possiamo ignorare che il nostro
territorio, oltre che dai motori e dai prodotti enogastronomici, può
essere ben rappresentato anche dalla strada della musica, grazie ai
tanti autori e interpreti di fama”.
buonissima idea che può essere utile a tutti x far vivere anche tutti paesi portando gente nei ns parchi vuoti
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