Grande
partecipazione all'incontro di presentazione e discussione del
progetto di riordino-adeguamento del tratto di ferrovia Direttissima
Bologna – Prato, che si è tenuto giovedì scorso, 25 gennaio, a
Rioveggio.
Al
confronto hanno partecipato amministratori dei Comuni coinvolti e ha
presenziato l'assessore regionale ai trasporti, Raffaele Donini.
Al
termine della lunga presentazione il sindaco di Monzuno, Marco
Mastacchi, non ha nascosto la sua soddisfazione. “ L'intervento
comporterà inevitabilmente dei sacrifici”, ha detto, “ma il
compimento del progetto li compenserà ampiamente. Il miglioramento
del servizio risulta assicurato e l'impegno ad attutire i disagi nel
periodo dei lavori pare concretamente voluto”. Il primo cittadino
di Monzuno elenca poi i dati positivi: “C'è la garanzia delle
ristrutturazioni di tutte le stazioni con adeguamenti tali da
portare le nuove strutture alla utilizzabilità standard moderna. In
particolare prevederà la soluzione di tutte le barriere
architettoniche, l'allargamento di tutti i parcheggi, oggi piuttosto
deficitari, e il miglioramento di tutti i servizi, come la dotazione
di ascensori. Le stazioni coinvolte nel progetto sono quelle di
Monzuno, di Grizzana e di San Benedetto. Sono stati assicurati, nei
periodi di blocco del servizio ferroviario, servizi su gomma adeguati
alle necessità, con la possibilità per di più, di aggiornamenti in
corso d'opera se si rendessero utili a un servizio migliorativo per
i pendolari. Il progetto prevede inoltre l'installazione di barriere
antirumore nei punti in cui è stata rilevata questa necessità. Sono
poi stati assicurati interventi 'compensativi' come i finanziamenti
necessari per la realizzazione di piste ciclabili, individuate nel
progetto 'Bassa Velocità in Val di Setta', ciclabili necessarie per
un collegamento con la 'Eurovelo7', la ciclabile che passerà lungo
la valle del Reno. In fase poi di post-lavoro l'attenzione principale
sarà data alle esigenze dei pendolari”. Mastacchi ha concluso
raccomandando l'attenzione necessaria alla verifica che gli impegni
presi si traducano in realtà, non dicendolo apertamente, ma quasi
sollecitando una 'mobilitazione continua'.
E
noi guarderemo , come si suol dire, ' se le rose fioriranno' o se
gli impegni siano stati solo promesse per superare il confronto
pubblico.
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