giovedì 17 agosto 2017

A Sasso Marconi un focolaio di peste delle api. Si corre ai ripari.


A Sasso Marconi è arrivato 'Paenibacillus larvae' agente eziologico della peste americana delle larve di ape. I controlli ne hanno rintracciato un focolare in un apiario in via Mongardino gestito da un apicoltore di Crespellano.

Del fatto è stato informata l'amministrazione comunale che, al fine di circoscrivere il pericolo e scongiurare il diffondersi della malattia agli altri allevamenti, ha immediatamente provveduto a emanare un'ordinanza per imporre all'operatore le azioni di profilassi previste in questi casi:

ORDINANZA SINDACALE N. 22 DEL 16/08/2017
 
OGGETTO: FOCOLAIO PESTE AMERICANA DELLE API


Visto il Regolamento di Polizia Veterinaria; Viste le Linee guida per la profilassi della peste americana in Emilia Romagna; Visto il Piano integrato igienico-sanitario per la tutela delle api in Emilia Romagna del 14/06/2010; Vista la nota del Ministero della Salute 7575-P del 18/04/2012 “Regolamento di Polizia Veterinaria Art.155 misure di controllo della Peste Americana”; Viste le Linee Guida per la gestione dei focolai di peste americana delle api in Emilia Romagna prot. PG/2013/77733 del 26/03/2013; Considerato che il campione di favo di covata, prelevato da personale del Servizio Veterinario dell’AUSL di Bologna presso l’apiario sito in via Mongardino, inviato in data 13/07/2017 all’IZS sezione di Bologna, ha dato esito positivo per Paenibacillus larvae, agente eziologico della Peste americana delle api
Ordina al titolare dell’apiario
  1. L’identificazione univoca e indelebile di tutti gli alveari che compongono l’apiario;
  2. Il blocco della movimentazione degli alveari e del materiale biologico vivo componenti l’apiario, fino ad estinzione del focolaio;
  3. La distruzione immediata degli alveari con malattia conclamata, la soppressione delle api deve essere effettuata con zolfo o altra sostanza idonea; qualora la prevalenza della malattia sia elevata è possibile valutare la distruzione dell’intero apiario;
  4. La disinfezione degli attrezzi contaminati con mezzi adeguati (immersione in soluzione bollente all’1% di soda caustica, lavaggio con soluzioni a base di ipoclorito e flambaggio, o irradiazione con raggi (gamma).
  5. La distruzione degli alveari infestati mediante incenerimento, in alternativa possono essere sottoposti a trattamento di bonifica con raggi gamma. In questo caso i favi contenenti le covate e parti non recuperabili vanno comunque distrutti mediante incenerimento. Il materiale destinato alla bonifica mediante irraggiamento va mantenuto inaccessibile alle api fino al trattamento.
  6. La consegna della certificazione attestante l’avvenuto trattamento di bonifica mediante raggi gamma, al servizio veterinario dell’Az.USL di Bologna.
    Di dare atto che la presente ordinanza è esecutiva dalla data di sottoscrizione.
    Lì, 16/08/2017
    LA VICE-SINDACO
    LENZI MARILENA

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