mercoledì 5 aprile 2017

A Casalecchio di Reno la rassegna regionale sul documentario Doc in Tour.



Domani, giovedì 6 aprile alle 21, presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, il documentario La prima meta, presentato dalla produttrice Giovanna Canè, apre i sei appuntamenti casalecchiesi della rassegna regionale Doc in Tour.

Sempre in Casa della Conoscenza, appuntamenti alle 21 giovedì 13 aprile con A Seafish from Africa – Il mio amico Banda insieme al regista Giulio Filippo Giunti e all'autrice Giorgia Boldrini, giovedì 20 aprile con la doppia proiezione di Come in un film. La vera storia di Gabriele (Gastone) Tinti e Finché lassù c'è il sol e giovedì 27 aprile con La fabbrica blu.
Sabato 13 maggio, ancora in Casa della Conoscenza, proiezione pomeridiana alle 17.30 per il documentario Circle.
Ultimo appuntamento martedì 16 maggio alle 21 presso la Casa per la Pace "La Filanda" (Via Canonici Renani 8 – Casalecchio di Reno) con Dert.

La rassegna regionale Doc in Tour propone le proiezioni dei più interessanti documentari della stagione prodotti o girati in Emilia-Romagna.

L'esordio di domani è con La prima meta (2016 – 76'), di Enza Negroni, che la produttrice Giovanna Canè in una delle prime proiezioni assolute dopo l'anteprima del 30 marzo scorso al Lumière di Bologna. L'esperienza del "Giallo Dozza", la squadra di rugby composta di giovani detenuti del carcere di Bologna: la selezione di tre nuovi elementi da parte dell'allenatore Max, gli allenamenti per le partite di campionato di C2 giocate sempre in casa, le emozioni e il riscatto sul campo contrapposti alla solitudine e ai ritmi lenti delle celle, la prima vittoria a fine campionato, e soprattutto una crescita come squadra plasmata dai valori del rugby, lealtà, solidarietà, sostegno reciproco, rispetto dell'avversario e delle regole, in vista delle sfide che attendono i reclusi nel mondo fuori. La prima meta è stato recentemente selezionato in concorso a Visions du réel, il festival internazionale del documentario in programma a Nyon (Svizzaera) a fine aprile.

Secondo appuntamento , con la proiezione di A Seafish from Africa – Il mio amico Banda (2016 – 62'), presentato in sala dal regista Giulio Filippo Giunti insieme all'autrice Giorgia Boldrini. "Tra il pesce che nuota nel porto e quello che nuota nel mare, chi dei due conosce il mondo?". Banda, immigrato ghanese di fede musulmana, arriva in Europa alla ricerca di una possibilità di sopravvivenza per sé e di aiuto per la sua famiglia in Africa. In Italia incontra Giulio, che gli offre un lavoro, diventa suo amico e affascinato dalla sua originale personalità decide di raccontarne la sua storia in un film. Al ritmo della natura e delle stagioni della campagna della Valsamoggia in cui lavorano insieme, Banda e Giulio conversano sul senso della vita e della morte, sulla religione e la famiglia, mostrando attraverso storie di vita un confronto tra l'Africa e l'Europa. Il documentario è stato presentato in anteprima nell'edizione 2016 del festival "Visioni dal Mondo" di Milano.

Doppio spettacolo giovedì 20 aprile alle 21, sempre in Casa della Conoscenza. Come in un film. La vera storia di Gabriele (Gastone) Tinti (2016 – 48') di Riccardo Marchesini ricorda un attore oggi dimenticato ma che in quarant'anni di attività ha preso parte a più di 140 film, con registi come Robert Aldrich, Vittorio De Sica e Claude Lelouch. La partenza per Roma da Guarda, frazione di Molinella, armato di gioventù e di una "bellezza insultante"; gli amori, tra cui Anna Magnani con cui si dice attraversò la campagna bolognese su una spider, e poi la moglie Laura Gemser di cui il documentario include una delle pochissime interviste; i tanti film interpretati, che delineano la vicenda del cinema italiano del dopoguerra tra film d'autore e di genere, dal musicarello al western, dall'horror al cinema erotico. "Il ritratto di un giovane intraprendente che seppe coltivare i suoi sogni di ragazzo con un volto (bellissimo) da divo del cinema".
Seguirà la proiezione di Finché lassù c'è il sol (2016 – 25') di Elisa Bucchi e Nicola Bogo, su un luogo magico in un paese vicino a Treviso: un luna park gratuito a elettricità zero, dove tutte le giostre si azionano solo con la forza motrice dei passeggeri, costruito interamente da Bruno, dal 1969 a oggi, con materiali reperiti qua e là. Un ritratto semplice, intimo e poetico per la storia di un amore per Marisa, per la vita, per la natura.

Giovedì 27 aprile alle 21, ancora in Casa della Conoscenza, la proiezione di La fabbrica blu (2016 – 75') di Davide Maffei sulla breve rinascita di un mito. All'inizio degli anni '90 l'imprenditore italiano Romano Artioli decide di far rivivere il marchio automobilistico Bugatti, per realizzare l'auto più prestigiosa e tecnologica del suo tempo in una nuova e avveniristica fabbrica a Campogalliano (MO). Dopo la presentazione dei primi due modelli, però, nel 1995 l'azienda fallisce e viene rapidamente liquidata, lasciando a casa 200 dipendenti, segnati per sempre da questa esperienza entusiasmante, e "addormentato" lo stabilimento ancor oggi visibile dall'autostrada. Il documentario unisce documenti d'epoca e interviste di oggi per raccontare un'iniziativa pionieristica che non ha paragoni nella storia dell’automobilismo.

Si sposta al pomeriggio, e sempre in Casa della Conoscenza, l'appuntamento con Circle (2016 – 70') di Valentina Monti. Sabato 13 maggio alle 17.30 spazio alle avventure della famiglia Togni, la più antica e importante dinastia circense d'Italia, in una saga che parte con "una favola al contrario, che ha per protagonisti un domatore in gabbia e una ballerina a cavallo", i capostipiti Darix e Fiorenza, e prosegue per tutto il Novecento e fino a oggi, tra amori, passioni, incomprensioni e vicissitudini dietro "il più grande spettacolo del mondo", che rivive nel documentario anche grazie a tanti eccezionali filmati d'epoca.

Appuntamento conclusivo martedì 16 maggio alle 21 presso la Casa per la Pace "La Filanda" per la proiezione di Dert (2016 – 62') di Mario e Stefano Martone. La cooperativa Insieme, che raccoglie piccoli frutti e li lavora per farne succhi e marmellata, viene fondata nel 2003 a Bratunac, al confine tra la Bosnia Erzegovina e la Serbia, in una zona teatro di scontri durissimi nella guerra del 1992-95 e a pochi chilometri da Srebrenica. Molti direbbero che i soci della cooperativa, in prevalenza donne, sono di "etnie" diverse, ma loro non sono d'accordo e lavorano fianco a fianco per ricostruire un presente insieme, a dispetto di un passato che li vorrebbe divisi. A 20 anni dalla tragica guerra di Bosnia, Dert testimonia una straordinaria esperienza collettiva fondata sulla dignità e sul lavoro, alla base di una convivenza a dispetto di tutti i nazionalismi.



Ingresso libero a tutte le proiezioni

Per informazioni: Tel. 051.598300 – E-mail biblioteca@comune.casalecchio.bo.it

Nessun commento:

Posta un commento