Ormai
è evidente, le Valli del Reno e del Setta sono dimenticate,
destinate irrimediabilmente a 'morire strozzate' da Casalecchio di
Reno. L'ennesima prova, che suona a condanna definitiva, l'ha data
l'assessore regionale Donini in un incontro informativo relazionato
dai media locali. Sarà raddoppiata la linea ferroviaria di Vignola
che gode già del completato rinnovo di tutto il suo materiale
rotabile. Neppure accennato invece il raddoppio della ferrovia
Porrettana fino a Sasso Marconi e non è neppure un impegno il
completo rinnovo del materiale rotabile di questa linea. La promessa
del raddoppio è datata ed era stata dichiarata finalizzata a far
diventare il tratto Bologna-Marzabotto una metropolitana di
superficie. Si provvederà a ripristinare invece il raddoppio del
binario nella stazione di Vergato, dopo averlo inspiegabilmente, se
non stupidamente, eliminato poco tempo fa. ' Fèr e dsfèr l'é tot
un lavurèr', è il detto con cui i nostri vecchi volevano rimarcare
un lavoro fatto senza testa con il solo scopo di lavorare. L'utile
sociale non aveva importanza.
Il
prolungamento della nuova statale Porrettana fino alla tangenziale di
Bologna, con la realizzazione del 'tubone' sotto Casalecchio, rimane
una promessa incerta e comunque sarebbe solo per i veicoli ed
escluderebbe il binario ferroviario. Si avvierebbero i lavori nel
2019, quando scadrà l'attuale mandato amministrativo. Come si suol
dire 'chissà chi sarà Papa allora'. A rendere il tutto 'grottesco'
sta il fatto che i soldi e i permessi burocratici per questo
intervento ci sono da tempo e ciò apre diversi interrogativi anche
maliziosi e si sa 'pensare male si fa peccato, ma spesso ci si
prende'.
Quadro
generale: soluzioni per la viabilità che porta a Vignola e non c'è
poi tanto da stupirsi, Donini è stato sindaco di Crespellano e in
questa area ha il suo 'bacino elettorale'. Concreto e in via di
soluzione il 'nodo di Pianoro', ma anche qui non c'è da stupirsi la
Presidente del Consiglio Regionale Saliera è l'ex sindaco di
Pianoro. La Valle del Reno non ha evidentemente 'santi in paradiso'. Sindaci, consiglieri, onorevoli... sveglia !
La mancanza di strutture adeguate ha cancellato la
maggior parte del patrimonio industriale, il disimpegno sui servizi
ospedalieri con il prossimo depauperamento di Vergato e ora la
perdita della speranza sulla soluzione della viabilità. A rendere il
tutto veramente ridicolo, la decisione sulla 'tangenziale di Vado',
che avrebbe dovuto utilizzare il tratto di A1 dismesso, non si farà,
anzi verranno 'utilizzati ' i materiali ricavati dalla sua
demolizione per il raddoppio della tangenziale di Bologna.
Completamente
deprezzato tutto il patrimonio immobiliare, che però rimane gravato
dal peso fiscale identico alle altre zone 'più fortunate'. Si dice
che le vallate dispongano di un notevole patrimonio abitativo non
utilizzato. Ma chi penserebbe di venire ad abitare in una zona dove
per entrare bisogna penare in lunghe file a Casalecchio e una volta
dentro, si chiudono le uscite come in una trappola perchè si
ripete, peggiorandolo, il problema dell'attraversamento di
Casalecchio. Se poi vuoi utilizzare la linea ferroviaria è una
penitenza.
Le
nostre valli … belle e abbandonate.
Le nostre valli belle e abbandonate...i nostri politici bagagli, pagliacci, opportunisti.
RispondiEliminaA chi volete che interessi una popolazione come quella di Marzabotto, che vorrebbe ancora vedere la statua di Stalin davanti al municipio ?
RispondiEliminaUn commento istruttivo e molto interessante, sisi. Complimenti.
RispondiEliminaUno Stalin di cioccolata ci starebbe da Dio, cosi poi sarebbero i bambini a mangiarselo, per una volta 😂
RispondiEliminaTornando alla viabilità: il metro di quanto ca.. gliene frega delle vallate è la zirudela dell'ex svincolo A1 di Sasso: 8 anni per spostare 100m di guardrail... Un record intergalattico di inefficienza e ridicolaggine burocratica.
ANCORA CREDETE AI POLITICI?
RispondiEliminaANCORA ABBOCCATE ALLE PROMESSE ELETTORALI?
QUI TUTTO RUOTA INTORNO AGLI INTERESSI DEL DIO DENARO.......DELLE MAZZETTE.....DELLE BUSTARELLE !!
NON FREGA UN CAVOLO A NESSUNO DELLE VALLI ABBANDONATE !!!!!
R A S S E G N A T E V I !!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
meno male che poi qualcuno in altri blog si professa anti anonimi
RispondiEliminaVia libera dal Cipe al tratto nord del cosiddetto “nodo di Casalecchio di Reno” (Bologna). L’approvazione è arrivata nella seduta di ieri pomeriggio del Comitato interministeriale per la programmazione economica.
RispondiElimina“Portiamo a casa un’altra opera strategica per la rete infrastrutturale bolognese e metropolitana, che era attesa da molti anni da tutto il territorio”. Queste le parole di soddisfazione espresse dall’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini.
Si tratta infatti della variante alla SS64 Porrettana nel tratto di attraversamento del centro abitato di Casalecchio di Reno, quello più critico perché interessato dai maggiori volumi di traffico.
“Ancora una volta il gioco di squadra tra Regione, Comune di Casalecchio, Anas e Governo ci ha permesso di raggiungere un risultato importantissimo- aggiunge Donini -. Un ringraziamento particolare al ministero delle Infrastrutture ed Anas, con cui abbiamo lavorato proficuamente per sbloccare finalmente quest’opera, che potrà essere cantierata già nel prossimo anno. Entro la fine del mandato sulla città Metropolitana di Bologna si apriranno cantieri per 1 miliardo e mezzo di euro”.
L’opera vale 160 milioni, a cui si aggiungeranno i 60 dello stralcio sud. A queste risorse si sommano 700 milioni previsti per il passante autostradale di Bologna, comprensivi del completamento del nodo di Rastignano, in parte già cantierato, e della lungo Savena, dell’intermedia di pianura con il nuovo ponte sul Reno e del nodo di interporto-Centergross; 40 milioni per la complanare nord di San Lazzaro; 332 per il Servizio ferroviario metropolitano e 70 per investimenti ferroviari; infine, 120 milioni di euro per il people mover, già in cantiere.
“Avevamo detto- conclude Donini- che questa sarebbe stata la legislatura dove i progetti si dovevano tradurre in cantieri, lo stiamo facendo. In meno di due anni abbiamo ottenuto finanziamenti certi per tutto il nodo bolognese”.