Il
consigliere regionale Daniele Marchetti della Lega Nord in un comunicato punta il dito
sulla strana promozione per le tre dipendenti assenteiste del Centro
per l’impiego di Imola: “Condannate già in primo grado per
assenteismo, risultano ora assegnate presso l’Agenzia Regionale per
il Lavoro. Così oltre il danno si defe sopportare la beffa”.
“Nel
2012 – spiega Marchetti -, in seguito a una segnalazione anonima,
furono avviate delle indagini, dirette dal commissariato di polizia
imolese, Sergio Culiersi e coordinate dal pubblico ministero
Antonella Scandellari, su tre dipendenti dell’allora Provincia di
Bologna collocate presso il Centro per l’Impiego di Imola.
Da quelle indagini, che videro coinvolta anche la Polizia scientifica
con appostamenti, pedinamenti e riprese audiovisive, emerse che le
tre dipendenti, durante le loro interminabili pause pranzo andavano
perfino in lavanderia, risultando però sempre nel loro
ufficio”.
“Fin dal principio – prosegue -
affrontammo la questione dal Consiglio Provinciale chiedendo l’avvio
di provvedimenti disciplinari da parte della Provincia, richiesta
purtroppo sempre respinta dalla Giunta e non accolta nemmeno dalla
Città Metropolitana dopo la condanna di primo grado”.
“Ora
– continua - le tre dipendenti hanno fatto ricorso in appello, ma
la cosa che lascia di stucco è il fatto che non figurano più tra le
dipendenti della vecchia Provincia bensì risultano assegnate alla
nuova Agenzia Regionale per il Lavoro. Una sorta di promozione
insomma, ma che oltretutto suona come una beffa. Tre dipendenti
condannate già in primo grado per assenteismo, assegnate presso
l’Agenzia Regionale per il Lavoro”.
“Di
certo – conclude Marchetti – è che continueremo a mantenere alta
l’attenzione su questa vicenda, perché non può finire tutto nel
nulla”.
Il Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega, prima di raccontare bufale perché non s'informa? Le tre dipendenti, come tutti gli impiegati dei Centri per l'Impiego, "non figurano più tra le dipendenti della vecchia Provincia" perché le funzioni e le persone sono tutte passate alla neonata Agenzia Regionale per il Lavoro. Non sono state promosse. Ma quanti soldi regala la Regione a questo tizio come consigliere regionale alla ricerca di informazioni così preziose?
RispondiEliminaSta di fatto che nel privato l'assenteismo nn e' tollerato.Non capisco perché nel pubblico ci sia sempre una giustificazione.Siamo tutti noi poi a pagare anche lo stipendio ai fannulloni,o no?
RispondiEliminaLa Provincia si e' comportata malissimo opponendo il solito muro di gomma. E' vero che la vicenda giudiziaria non e' finita ma nel frattempo c'e' pur sempre stata una condanna in primo grado e quindi mi pare giusto che queste dipendenti nel frattempo non abbiano ne' incarichi di rilievo ne' premi di alcun genere ne' straordinari pagati ne' tantomeno avanzamenti neanche per anzianita'. E'davvero il minimo...
RispondiEliminapatetico il primo commento,se sei condannato al primo grado come minimo torni a partire dal via.Queste persone sono la rovina del mondo del lavoro,se le conquiste del passato c'e' le mangiamo poco a poco e' colpi dei furbetti.Articolo 18 via per tutti!Sempre lavorato nel privato, quando un datore di lavoro di vuol licenziare,ti licenzia punto
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