Casalecchio
di Reno celebra il Giorno del Ricordo (10 febbraio), la
giornata che conserva e rinnova la memoria delle vittime delle foibe,
dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel
secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine
orientale.
Domani,
sabato 11 febbraio alle 11, in Casa
della Conoscenza, Silvia
Cuttin presenterà il suo romanzo di
recentissima pubblicazione Il
vento degli altri, in un dialogo
con Andrea Marchi,
Vicepresidente Istituto Parri Emilia-Romagna. All'incontro
parteciperanno anche Fabio Abagnato,
Assessore comunale a Saperi e Nuove Generazioni, e Marino
Segnan, Presidente del Comitato
Provinciale di Bologna ANVGD – Associazione nazionale Venezia
Giulia e Dalmazia.
L'ingresso
è libero.
Il
vento degli altri attraversa 80
anni della storia della città di Fiume,
dal 1920 alla fine del XX secolo. Nella casa liberty di via Rossini
convivono famiglie italiane di lunga appartenenza e di recente
arrivo, croate, ebree immigrate dalla Polonia e ungheresi; la guerra
e la successiva presa della città da parte dei titini lasceranno sul
campo vittime e provocheranno separazioni. Personaggio centrale del
libro e fonte della sua narrazione è Elena
Superina, figlia di un medico della
media borghesia italiana, costretta a rimanere nella città nel
dopoguerra con il marchio degli "optanti" la cui decisione
di rientrare in Italia non viene accolta. La vera
protagonista di Il vento degli
altri è però la città di
Fiume/Rijeka,
che nel Novecento attraversa sei appartenenze nazionali (corpus
separatum del Regno di Ungheria,
Stato libero, Italia, Germania, Jugoslavia e Croazia) mantenendo
sempre la propria "individualità
irriducibile" data da una
molteplicità unica di voci, frutto di una storia complessa e spesso
ancor oggi difficile da comprendere e accettare.
Silvia
Cuttin ( nella foto) è nata e vive a Bologna, ma
le sue origini mitteleuropee l'hanno portata a interessarsi ai luoghi
vicini e lontani di provenienza della sua famiglia, tra cui Fiume. È
autrice di I Giardini Margherita
(Pendragon, 2008), testo storico scritto con Adriano Agrillo legato
alla sua esperienza di coordinatrice del comitato "Salviamo i
Giardini Margherita" dal 2001 al 2007, e del romanzo Ci
sarebbe bastato (Epika, 2011), che
descrive l'impatto delle leggi razziali del 1938 sulla comunità
ebraica di Fiume.
È
inoltre esposta dal 7 febbraio e liberamente visitabile fino
a sabato 4 marzo,
al piano terra di Casa della Conoscenza, una mostra
bibliografica sul Giorno del Ricordo,
basata su una selezione di romanzi e saggi sui massacri delle foibe e
sull'esodo giuliano-dalmata curata e aggiornata ogni anno dalla
Biblioteca
C. Pavese,
consultabile anche nella sezione "Biblioteca C. Pavese –
Percorsi di lettura" del sito web
www.casalecchiodelleculture.it.
Finalmente!
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