lunedì 21 novembre 2016

Scheletro umano abbandonato alla porta del custode del cimitero di Imola.


Foto dal web
Venerdì scorso, un addetto alla manutenzione del cimitero comunale “Piratello” di Imola, ha chiamato i Carabinieri dicendo di aver trovato delle ossa umane, un elmetto e altri oggetti verosimilmente risalenti all’ultimo conflitto mondiale, all’interno di una busta di plastica che qualcuno aveva abbandonato per terra, davanti alla porta dell’abitazione del custode del cimitero, unitamente a un foglio di carta con scritto: “Teschio e ossa di un militare tedesco…
Le spoglie del presunto milite ignoto sono state recuperate e depositate presso la camera mortuaria dell’AUSL di Imola. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola che hanno avviato gli accertamenti per risalire al responsabile che ha abbandonato la busta.
Come affermato il 3 settembre scorso, in occasione dell’arresto di un 49enne di Castel del Rio (v. comunicato stampa del 3 settembre 2016), in caso di ritrovamento di ordigni o resti umani, bisogna immediatamente avvisare le Forze dell’Ordine, chiamando il 112 o i Carabinieri del luogo, senza prendere altre iniziative, quali il maneggio, lo spostamento o perfino il trasporto e la detenzione presso le proprie abitazioni.
 

Castel del Rio, 3 settembre 2016 – 49enne arrestato dai Carabinieri per sottrazione di cadavere e detenzione abusiva di munizionamento da guerra.  
Giovedì sera, un 49enne di Castel del Rio, appassionato di reperti storici, si è recato presso la Stazione Carabinieri del luogo portando una cassetta contenente:
ossa umane (una mandibola con denti e una protesi dentale), verosimilmente appartenenti a un soldato tedesco caduto nell’ultima guerra:
127 proiettili cal. 7,62;
3 granate da lancio con carabina o a mano, da 20 mm;
parte di una granata tedesca priva di impugnatura;
una piastrina metallica di riconoscimento;
un mirino per fucile;
47 bottoni metallici, la parte di una sciarpa in stoffa, una gavetta metallica, un recipiente metallico, due spazzolini da denti, un tubetto di dentifricio esaurito, un portasapone, alcuni recipienti circolari metallici, 3 fibbie metalliche, un cucchiaino e un pettine.
I militari hanno messo in immediata sicurezza il materiale esplosivo ed hanno poi accertato che l’uomo aveva rinvenuto tutto nei mesi scorsi in un terreno del luogo e lo ha detenuto fino ad allora all’interno della propria abitazione.
L’uomo è stato arrestato per sottrazione di cadavere e detenzione abusiva di munizionamento da guerra, ma, in virtù del suo stato di incensurato, è stato rimesso in libertà su disposizione dell’Autorità Giudiziaria (Art. 121 delle disposizioni attuative del c.p.p.).
Il materiale consegnato ai Carabinieri è stato sequestrato e analizzato dagli uomini della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, in attesa di ulteriori provvedimenti, mentre i resti ossei sono stati depositati presso la camera mortuaria dell’AUSL di Imola.
L’episodio offre l’opportunità di lanciare un appello a tutti coloro che, casualmente o a seguito delle ricerche che conducono abitualmente gli appassionati di reperti storici, rinvengono resti umani od ordigni bellici a rischio di deflagrazione: bisogna immediatamente avvisare le Forze dell’Ordine, chiamando il 112 o i Carabinieri del luogo, senza prendere altre iniziative, quali il maneggio, lo spostamento o perfino il trasporto e la detenzione presso le proprie abitazioni. Queste azioni oltre ad essere estremamente pericolose per la propria ed altrui incolumità, come accaduto la scorsa settimana a Monterenzio, dove due persone sono state dilaniate dall’esplosione di un ordigno bellico che stavano maneggiando, possono configurare reati e comportare l’arresto o la denuncia dei responsabili.



Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

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