Pronte
ad essere messe in campo le diverse opportunità per supportare
i 243 lavoratori della Philips-Saeco
che da metà novembre saranno in mobilità. Questi temi sono stati
al centro dell’incontro che si è svolto questo pomeriggio nella
sala polivalente di Silla, tra i lavoratori della Philips-Saeco e
la Regione,
la Città
metropolitana
di Bologna e il Comune
di Gaggio
Montano.
Con l’assessore regionale alle Attività produttive Palma
Costi, sono
intervenuti Massimo
Gnudi della
Città metropolita di Bologna, il sindaco di Gaggio Montano Maria
Elisabetta Tanari e
il presidente dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese
Romano
Franchi.
Confermato
l'impegno della Agenzia
regionale per il lavoro,
attraverso gli sportelli del Centri per l’impiego: sarà
garantita la formazione, i servizi e percorsi su misura in grado
di supportare a chi vuole creare e sviluppare attività
imprenditoriali. Nel corso dell'incontro sono state esaminate
anche le novità relative alla possibile reindustrializzazione del
sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese.
Anche il “Patto
per l’occupazione e le opportunità economiche del territorio
delle Valli del Reno e del Setta”
è parte integrante del complesso degli impegni assunti
nell'ambito del "pacchetto Saeco": si tratta di uno
strumento che racchiude tutte le strategie ad oggi messe in campo,
impegnando, ciascuno per la sua parte, i diversi soggetti
attuatori ovvero istituzioni, forze sociali ed economiche.
Reinserimento
occupazionale
Sono
oltre 90 i
lavoratori che
hanno già preso un primo
contatto con i Centri per l’impiego
per acquisire informazioni sulle possibilità messe in campo dalla
Regione. Opportunità che riguardano le misure di politica
attiva del lavoro (percorsi formativi, azioni orientative e di
accompagnamento e promozione di tirocini formativi) per sostenere
il reinserimento occupazionale di lavoratori avviati a liste di
mobilità (tra cui quelli della Saeco) – per le quali sono a
disposizione 1
milione di euro di risorse Fse 2014/2020 –
da utilizzare entro 12 mesi dall’avvio della mobilità, così
come stabilito nell’apposito bando pubblico approvato dalla
Giunta regionale il 4 aprile scorso – la cosiddetta procedura
just in time - in modo da poter rispondere a situazioni di crisi
aziendale in tempo reale.
Reindustrializzazione
Alcuni soggetti imprenditoriali – a seguito del lavoro avviato dalla Regione e il Ministero dello Sviluppo economico attraverso una società specializzata – stanno facendo valutazioni sull’ipotesi di insediarsi nella parte del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese. Inoltre l’Unione Comuni dell’Appennino bolognese ha stipulato una convenzione con Unindustria Bologna per promuovere aree disponibili per nuovi insediamenti industriali o per la reindustrializzazione dii siti dismessi, anche a seguito di crisi aziendali. L’obiettivo è attrarre nuovi investimenti e creare lavoro nel territorio dell’Appennino.
Alcuni soggetti imprenditoriali – a seguito del lavoro avviato dalla Regione e il Ministero dello Sviluppo economico attraverso una società specializzata – stanno facendo valutazioni sull’ipotesi di insediarsi nella parte del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese. Inoltre l’Unione Comuni dell’Appennino bolognese ha stipulato una convenzione con Unindustria Bologna per promuovere aree disponibili per nuovi insediamenti industriali o per la reindustrializzazione dii siti dismessi, anche a seguito di crisi aziendali. L’obiettivo è attrarre nuovi investimenti e creare lavoro nel territorio dell’Appennino.
Progetti
d’impresa
Prosegue presso il Suap dell'Unione Appennino Bolognese, lo “Sportello progetti d'impresa” che fornisce assistenza a coloro che vogliono creare e sviluppare nuove attività imprenditoriale nel territorio dell’ Unioni Appennino e Alto Reno economicamente sostenibili. Sono 3 le nuove attività imprenditoriali già partite che coinvolgendo 4 ex dipendenti Philips-Saeco. Inoltre, ad oggi, si sono rivolti a questo servizio oltre 35 lavoratori di cui una quindicina hanno avviato un percorso di approfondimento della propria idea imprenditoriale.
Prosegue presso il Suap dell'Unione Appennino Bolognese, lo “Sportello progetti d'impresa” che fornisce assistenza a coloro che vogliono creare e sviluppare nuove attività imprenditoriale nel territorio dell’ Unioni Appennino e Alto Reno economicamente sostenibili. Sono 3 le nuove attività imprenditoriali già partite che coinvolgendo 4 ex dipendenti Philips-Saeco. Inoltre, ad oggi, si sono rivolti a questo servizio oltre 35 lavoratori di cui una quindicina hanno avviato un percorso di approfondimento della propria idea imprenditoriale.
Patto
per l’occupazione territoriale
Il “Patto per l’occupazione e le opportunità economiche del territorio delle Valli del Reno e del Setta” - che sarà siglato nelle prossime settimane - ha l’obiettivo di definire linee di azione integrate di sostegno e sviluppo per un’area della quale si individuano alcune importanti potenzialità, ma in forte difficoltà e a rischio di depauperamento economico e di spopolamento. Il Patto rappresenta il punto di arrivo di un percorso di concertazione tra le parti istituzionali, economiche e sociali del territorio ed è elemento di sintesi della volontà di soggetti pubblici e privati di concentrare e di mettere a sistema gli sforzi per salvaguardare l'occupazione e la crescita del sistema produttivo locale favorendo l'incontro fra domanda ed offerta ed indirizzando a tale obiettivo l'utilizzo delle risorse regionali a disposizione.
Il “Patto per l’occupazione e le opportunità economiche del territorio delle Valli del Reno e del Setta” - che sarà siglato nelle prossime settimane - ha l’obiettivo di definire linee di azione integrate di sostegno e sviluppo per un’area della quale si individuano alcune importanti potenzialità, ma in forte difficoltà e a rischio di depauperamento economico e di spopolamento. Il Patto rappresenta il punto di arrivo di un percorso di concertazione tra le parti istituzionali, economiche e sociali del territorio ed è elemento di sintesi della volontà di soggetti pubblici e privati di concentrare e di mettere a sistema gli sforzi per salvaguardare l'occupazione e la crescita del sistema produttivo locale favorendo l'incontro fra domanda ed offerta ed indirizzando a tale obiettivo l'utilizzo delle risorse regionali a disposizione.
Il
Patto, in sintesi, potrà svolgere un ruolo effettivo di sviluppo
e di sistematizzazione delle azioni locali e, al tempo stesso,
accompagnare le esigenze del settore produttivo, anche
valorizzando come risorse economica ed occupazionale il patrimonio
ambientale del territorio.
Il piddino Scalfarotto invita gli investimenti esteri, vantando i bassi salari in Italia.
RispondiEliminaIn un opuscolo del Governo per attrarre gli investimenti esteri il Ministero dello Sviluppo Economico “confessa” il vero effetto di vent'anni di riforme del lavoro: salari bassi e che crescono meno della media europea.
http://www.huffingtonpost.it/2016/10/03/gaffe-lavoratori-italiani-costano-meno_n_12307080.html
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Nessuna opportunità, nessun lavoro, tutto falso.
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