venerdì 14 ottobre 2016

Gastropack, la soluzione giusta in 3 mosse grazie al Filo Diretto tra medici di medicina generale e gastroenterologi. Dalla visita alla diagnosi in un solo giorno, la rivoluzione dolce all’insegna di personalizzazione, tempestività e appropriatezza.


Da Asl


Una nuova relazione tra medico di medicina generale e gastroenterologo, diretta e alla pari. Con al centro il cittadino. La soluzione giusta in tre mosse, spesso con tutti gli esami eseguiti in un solo giorno e minor ricorso alla diagnostica invasiva. E’ la rivoluzione dolce di Gastropack, realizzato sperimentalmente dalla Gastroenterologia dell’Azienda USL nel Distretto dell’Appennino bolognese, e che l’Azienda estenderà progressivamente nel territorio metropolitano di Bologna e ad altre aree specialistiche.
Avviato nello scorso mese di maggio, Gastropack si è inserito nel territorio di un Distretto, quello dell’Appennino bolognese, nel quale nel 2015 i circa 57 mila residenti hanno fruito di oltre 4 mila prestazioni gastroenterologiche.
Gastropack è basato sulla relazione paritaria e non gerarchica tra medico di medicina generale e specialista gastroenterologo, attraverso il confronto continuo e la condivisione delle scelte e delle decisioni riguardanti l’intero percorso diagnostico-terapeutico, superando il modello prestazionale. Prevede veri e propri pacchetti personalizzati di visite ed esami di 1° livello (visite specialistiche, ecografie ed endoscopie), scelti e pianificati dal medico di medicina generale e dal gastroenterologo, che decidono insieme sin dal primo momento, ritagliandoli sul profilo e sulle necessità di ogni singolo paziente.
 
Gastropack è stato presentato questa mattina da Vincenzo Cennamo, Direttore della Gastroenterologia Area Metropolitana-Azienda Usl di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’Azienda Usl di Bologna, Sandra Mondini, Medico di Medicina Generale, Maurizio Ongari,  Direttore della Medicina degli Ospedali di Porretta Terme e Vergato, Eno Quargnolo, Direttore del Distretto dell’Appennino bolognese, Luca Rizzo Nervo, Presidente della CTSS metropolitana di Bologna.
 
Gastropack, il Filo Diretto tra medici di medicina generale e specialisti
L’accesso agli specialisti gastroenterologi con Gastropack è diretto, e non è più necessario prenotare a CUP, perché il primo contatto con il gastroenterologo è del medico di medicina generale, di persona, telefonicamente o attraverso Filo Diretto, un sistema di posta elettronica dedicata e protetta. Una volta stabilite insieme le scelte diagnostiche, il gastroenterologo, in accordo con il paziente e senza alcun passaggio da CUP, prenota direttamente tutte le prestazioni necessarie presso gli ambulatori di gastroenterologia degli Ospedali di Porretta Terme e Vergato. Visite ed esami sono effettuati in un unico giorno ed in un unica struttura, la più vicina ai suoi luoghi di vita e di lavoro, azzerando tempi di attesa e mancate disdette degli appuntamenti.
Medico di medicina generale e specialista co-progettano, inoltre, l’eventuale iter diagnostico e terapeutico successivo, accompagnando il paziente, se necessario, sino alla Colon Unit dell’Ospedale Bellaria o alla Gastroenterologia dell’Ospedale Maggiore, i centri specialistici gastroenterologi di secondo livello della rete metropolitana dell’Azienda Usl di Bologna.

Gastropack rafforza il ruolo di tutti i professionisti coinvolti nel percorso di diagnosi e cura, a tutto vantaggio della salute del cittadino. Le competenze del medico di famiglia, a partire dalla conoscenza approfondita della storia sanitaria dei propri assistiti, associate all’aggiornamento specifico e costante del gastroenterologo, assicurano percorsi più mirati, tempestivi e appropriati, orientando rapidamente il paziente verso la giusta diagnosi e la corretta terapia, garantendo la condivisione delle scelte diagnostico-terapeutiche e, quindi, una maggiore adesione alle stesse.

Tutti i numeri di Gastropack
Sono 378 i cittadini del Distretto dell’Appennino bolognese già presi in carico da Gastropack nei primi 5 mesi di sperimentazione, il 70% dei quali ha eseguito le visite e gli esami necessari in un unico giorno, con riduzione dei tempi di attesa e delle mancate presentazioni agli appuntamenti (1% di assenze rispetto a picchi del 20% registrati con i sistemi di prenotazione classici).
Sono solo 3 le prestazioni specialistiche necessarie, in media, per giungere alla diagnosi ed alla successiva terapia, quando richiesta, con miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, in particolare per quanto riguarda il ricorso alla diagnostica strumentale endoscopica. Gastropack, grazie alla relazione tra medico di medicina generale e specialista può contare, infatti, su informazioni più complete ed integrate sulla storia clinica del paziente, che consentono di giungere alla diagnosi anche senza ricorrere ad esami invasivi, con una riduzione del 30% degli esami strumentali come gastroscopie (effettuate nel 14,5% dei casi) e colonscopie (prescritte all’11% dei pazienti). Queste ultime hanno consentito di evidenziare la presenza di polipi nel 28% dei casi, mentre nel 5% sono state riscontrate neoplasie, nel 15% lesioni preneoplastiche e nel 77% patologie organiche. Per il 13% dei casi, infine, sono stati richiesti accertamenti di secondo livello, attraverso la presa in carico  del paziente e la prenotazione diretta degli esami, senza passaggi attraverso CUP.

Perché nel Distretto dell’Appennino bolognese? La presa in carico degli ambulatori cardiologici di Porretta Terme e Vergato


Il Distretto dell’Appennino bolognese non è nuovo alla attenzione nei confronti della qualità della presa in carico. Negli Ospedali di Porretta Terme e di Vergato sono attivi, già dal 2008, i percorsi di presa in carico degli ambulatori cardiologici diretti da Maurizio Ongari.
Anche in questo caso il tratto distintivo è rappresentato dalla particolare attenzione per la personalizzazione, con la programmazione da parte dello specialista cardiologo, in accordo con il cittadino, di visite ed esami diagnostici, anche di secondo livello, sino all’eventuale invio presso una struttura di livello più avanzato o il ricovero, urgente o programmato, e la rivalutazione del paziente al termine dell’iter.
Nel corso del 2015 l’ambulatorio di Cardiologia dell’Ospedale di Porretta Terme ha garantito 2.196 visite cardiologiche. Di queste, 534 all’interno di percorsi di presa in carico, con 469 ecocardiogrammi, 221 elettrocardiogrammi da sforzo, 212 prove di funzionalità respiratoria, 113 Holter ECG.
L’ambulatorio di Cardiologia dell’Ospedale di Vergato effettua, dall’ottobre 2015, attività ambulatoriale dedicata alla presa in carico dello Scompenso cardiaco, con l’obiettivo di garantire, tra l’altro, la continuità di cura ed assistenza tra Ospedale e Territorio, la riduzione del ricorso a PS e ricoveri dei pazienti con elevato grado di fragilità, il supporto ai medici di medicina generale nella gestione degli stessi.

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