A
Vergato è stato organizzato lo scambio gratuito di libri. Punti
organizzativi, due casette ( nella foto) abitate da libri che si trovano, una
nel piazzale della stazione, l’altra in prossimità dei centri
sportivi.
Una terza casetta verrà presto installata presso la Casa
della Salute.
I
libri sono disposizione dei lettori che possono
prenderli, leggerli e poi rilasciarli nella stessa casetta o in
un altro luogo dove un nuovo lettore possa trovarli.
Sono inseriti nel circuito internazionale del
“bookcrossing”, che promuove il libero scambio dei libri e
la condivisione delle letture. Ogni libro è stato siglato con un
codice adesivo che ne garantisce l’univocità e permette di
rintracciarlo sul sito bookcrossing e vedere chi lo ha
rilasciato la prima volta, chi lo ha letto e i commenti degli altri
lettori.
Non
è però obbligatorio andare sul sito, i libri possono essere presi,
letti e rilasciati anche senza utilizzare Internet. L'importante è
rilasciarli in luoghi in cui altre persone possano trovarli.
L’iniziativa
del cosiddetto “bookcrossing” nasce negli Stati Uniti ma si
diffonde presto nel resto del mondo, e consiste nella “liberazione”
di libri allo scopo di poterne seguire il viaggio attraverso i
commenti di coloro che li ritrovano. In questo modo i libri
condivisi, anziché rimanere in qualche scaffale, possono diventare
strumento di contatto e relazione tra i lettori.
Il
comune di Vergato ha inoltre preparato degli adesivi che si possono
ritirare presso la biblioteca comunale (chiusa nel periodo estivo dal
6 al 24 agosto 2016).
L’iniziativa
è dell’amministrazione comunale, che in collaborazione con
l'associazione Non Solo Mamme e il circolo G. Marescotti ha
posizionato le due “casette” per lo scambio gratuito dei libri.
contiamo i giorni della durata delle casette
RispondiEliminaSe si tenesse conto di ipotesi sempre negative non si farebbe mai nulla.
RispondiEliminaIo invece mi congratulo per l'iniziativa volta nel suo piccolo alla diffusione della cultura.
Se poi qualche imbecille si divertirà a fare vandalismo dico peggio per lui.